Le Pagelle Brillanti: Elmas guappo ‘e casa e scem’ ‘e piazza
Le Pagelle Brillanti de “Il Punto Brillante" della sfida di ieri tra Napoli e Inter.
©️ “SPALLETTI” – FOTO MOSCA
OSPINA SV
Se la miglior squadra d’Italia calcia una volta in porta, grazie ad un rimpallo, allora il calcio italiano è davvero messo male. Incolpevole sul gol, mentre con i piedi la tachicardia è assicurata. E comunque se in ogni partita non si fa male almeno una volta, l’arbitro non fischia la fine.
DI LORENZO 5,5
Perisic in questo momento è un avversario pericoloso ed infatti soffre peggio di un 50 enne senza green pass. Sfiora il gol sull’azione del rigore, qualche errore banale in disimpegno e quel rimpallo che spegne i sogni di un’intera città.
RRAHMANI 7
Concentrato come un liceale alla maturità, non perde un contrasto con Dzeko e nemmeno con La-sputa-ro Martinez. Prova a diventare l’eroe della serata cercando fortuna in attacco ma senza successo.
KOULIBALY 6,5
Alzi la mano chi non ha urlato contro il Senegal quando in un paio di occasioni ha regalato palla in uscita. Io sono il primo. Però nel piatto bisogna anche mettere alcuni suoi salvataggi miracolosi, tipo quando in scivolata imita Maldini in quel famoso spot.
MARIO RUI 5,5
Dumfries ha una Lamborghini e Mario Rui una Fiat Tipo. Dumfries è il grattacielo della Pirelli, Mario Rui è uno dei bassi sui quartieri spagnoli. Ma nonostante questo, il portoghese riesce e limitare i danni, almeno fino al pareggio, quando non segue il movimento di Martinez.
FABIAN 6
Delizia la platea a scacchiera con dei lanci alla Rivera, giusto per fare la rima. E con un posto sì e un posto no, lui ricambia con un tempo sí, il primo buono, e un tempo no, il secondo quando cala alla distanza.
LOBOTKA 7
Bari-centro basso non è un quartiere del capoluogo pugliese ma è la caratteristica fisica che consente a Lobotka di diventare immarcabile quando porta palla ruotando su se stesso, manco fosse un Super Sayan. Ottima partita, sia in copertura che in palleggio.
POLITANO 6
Più emozionato di un 15enne al primo appuntamento sessuale. Infatti fa cilecca ed i muscoli del polpaccio lo lasciano a piedi sulla tangenziale, uscita Fuorigrotta. Peccato non tanto per quello che poteva dare ma per quello che non ha dato… il suo sostituto.
ZIELINSKI 6
La storia non si fa con i se e con i ma, é vero. Però se quella sua conclusione dal limite fosse andata 3 cm più verso Handanovic, stamattina a Napoli avremmo tutti gli occhi più assonnati e lucidi dall’emozione. Quel palo grida vendetta. Prestazione a corrente alternata per il polacco. Come sempre d’altronde.
INSIGNE 6
Se si guardano gli highlights è stato il migliore. Rigore con freddezza contro uno specialista, assist per il palo di Zielinski, assist per il palo (della luce) di Elmas. Però chi ha guardato tutta la partita, avrà avuto i crampi che nemmeno una colica addominale acuta. Si sta adattando ai ritmi del campionato canadese. Zero gol su azione.
OSIMHEN 7
La maggior parte di noi si sarebbe richiusa in camera pur di non affrontare Skriniar dopo il terribile infortunio dell’andata. Lui invece lotta come un black bloc al G8, guadagnando il rigore con la stessa astuzia di chi compra Rovella in scadenza per 25 milioni e cede Muratore per 12. Anche nella ripresa ci prova, sperando di trovare il Samir Handanovic del 28 aprile 2018. Invece no.
ELMAS 4
“Guapp e cas e scem e piazz” é un vecchio proverbio napoletano che sta a significare che a casa propria (Macedonia) si fa il guappo e appena si mette piede fuori casa (serie A) si diventa debole. Viene messo dentro per contenere Perisic e attaccare Di Marco, ma gioca 70 minuti anonimi. Mai in partita, nessun taglio senza palla, in ripartenza va indietro anziché avanti, non vince un contrasto e sotto porta colpisce il portiere. Se viene considerato uno dei migliori talenti del futuro, obbligherò i miei figli a fare i calciatori.
ANGUISSA 6
Sembra uno di quei marinai che partono per lavorare (Coppa d’Africa) e quando tornano dopo 6 mesi, trovano la moglie con un altro (Lobotka). Entra quando il Napoli ha già abbandonato i sogni vittoria e quindi si adatta.
JUAN JESUS SV
O’ cummuogl é un altro termine partenopeo. Indica quello che viene chiamato per sostituire temporaneamente qualcuno. Il cummuoglio Jesus ha sostituito alla grande Koulibaly ed ora, con umiltà, è tornato in panchina. Ma su di lui si può contare. Anche perché Mario Rui non è Koulibaly.
OUNAS SV
Pochi minuti, zero spunti. Ma la partita era diventata meno interessante di una replica di Beautiful.
MERTENS SV
Non avrà il passo di Osimhen ma in una partita bloccata sul pari, utilizzarlo 5 minuti è stato come avere una Ferrari del 1990 in garage o un Rolex ammaccato nel cassetto.
SPALLETTI 4,5
Qui non si tratta di braccino corto, ma di braccio amputato. Perché Lucianone dopo un primo tempo in cui la sua squadra ha dominato i futuri campioni d’Italia e d’Europa, nella ripresa ha tirato i remi in barca. Per vincere bisognava osare e far entrare Mertens e Ounas (Petagna nemmeno un minuto) quasi nel recupero è stato un gesto di debolezza, quasi paura. Elmas, poi, lasciamo perdere. Ora sotto con Barcellona, senza paura. Ripetiamo tutti insieme, senza paura.