Franco Tongya: un talento emergente che approda alla Salernitana

Con l'ingaggio di Tongya, Petrachi ha dovuto affinare le sue doti di talent scout, trasformando i vincoli finanziari in opportunità.

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Articolo di Giovanni Santaniello13/07/2024

In un colpo di mercato che ha destato l’interesse degli appassionati di calcio, la Salernitana ha annunciato l’arrivo di Franco Tongya, giovane promessa del calcio italiano. Il ventunenne, di origini camerunensi ma nato a Torino, si appresta a intraprendere una nuova avventura in Serie B, portando con sé un bagaglio di esperienze internazionali e grandi aspettative.

 

Un percorso di crescita internazionale

 

Tongya ha iniziato la sua carriera nelle giovanili della Juventus, dove è entrato all’età di soli 7 anni. La sua ascesa è stata rapida: capitano dell’Under 15 bianconera, vincitore del campionato Giovanissimi Nazionali nel 2016-17, fino all’esordio in Serie C con la Juventus U23 nel 2020. Il suo talento non è passato inosservato, tanto che nel gennaio 2021 il Marsiglia lo ha acquistato per 8 milioni di euro, con Marley Aké che è andato alla Juventus per la stessa cifra, un investimento significativo per un giovane di belle speranze.

Dopo una stagione in Francia, Tongya ha continuato il suo percorso di maturazione in Danimarca, all’Odense Boldklub. Qui ha segnto il suo primo gol da professionista e ha vinto il premio “Gol del Mese” della Superliga danese con una spettacolare rovesciata (PUOI VEDERLA QUI). La scorsa stagione lo ha visto protagonista a Cipro, con l’AEK Larnaca, dove ha disputato la finale scudetto e si è guadagnato il titolo di miglior giocatore del campionato.

 

Tongya un talento poliedrico

 

Ciò che rende Tongya interessante per la Salernitana è la sua versatilità. Il giovane italiano può ricoprire diversi ruoli offensivi: ala sinistra, ala destra, trequartista e mezzala. Gli osservatori lo descrivono come un giocatore tecnico, dotato di ottima visione di gioco e abile nel dribbling. Queste caratteristiche lo rendono un’arma tattica preziosa per il tecnico Martusciello, che avrà a disposizione un jolly offensivo in grado di adattarsi a vari sistemi di gioco.

 

Le convocazioni in Nazionale

Tongya ha rappresentato l’Italia a livello giovanile, giocando con le Under 16, Under 17 e Under 19. Con l’Under 17 al Campionato Europeo Under-17 UEFA del 2019 , ha giocato cinque partite, segnando il gol della vittoria dell’Italia in semifinale contro il Portogallo. Ha raggiunto la finale, perdendola contro i Paesi Bassi.

Nel maggio 2022, Tongya è stato convocato per la prima volta in Nazionale maggiore dal CT Roberto Mancini dove è stato impegnato nei ritiri sportivi rivolti ai talenti nazionali più promettenti.

 

Caratteristiche tecniche

 

La sua posizione d’elezione è quella di mezzala, dove può sfruttare al meglio la sua visione di gioco e la propensione agli inserimenti. Tuttavia, il suo bagaglio tecnico gli consente di interpretare con disinvoltura anche il ruolo di trequartista, illuminando la manovra offensiva con giocate d’alta scuola.

Non è raro vederlo sgusciare sulle fasce come un’ala atipica, pronto a seminare il panico nelle difese avversarie. Questa poliedricità tattica affonda le radici nel suo passato da attaccante, ruolo che ha abbandonato per abbracciare la vocazione di centrocampista tuttocampista.

Gli osservatori più attenti descrivono Tongya come un calciatore in perpetuo movimento. La sua intelligenza tattica gli permette di leggere le situazioni di gioco con anticipo, mentre i piedi educati trasformano le intuizioni in realtà sul terreno di gioco.

Tongya ha fatto dell’etica del lavoro e della dedizione al miglioramento costante i suoi mantra. Questa mentalità, unita al suo talento naturale, lo rende un elemento prezioso per qualsiasi allenatore, capace di adattarsi a diversi sistemi di gioco e di elevare il livello tecnico della squadra.

Sfide e maturazione

 

Il percorso di Tongya non è stato privo di ostacoli. Ha dovuto affrontare episodi di razzismo fin da bambino, trasformandoli in motivazione per migliorarsi e diventare un esempio positivo. La tragica scomparsa dell’amico e collega Daniel Guerini nel 2021 lo ha profondamente segnato, spingendolo a impegnarsi ancora di più per onorarne la memoria.

Questi eventi hanno contribuito a forgiare il carattere di Tongya, rendendolo non solo un talento sul campo, ma anche un giovane uomo maturo e determinato fuori dal rettangolo di gioco. La sua attività sui social, in particolare su TikTok, lo ha reso un punto di riferimento per molti giovani appassionati di calcio.

 

 

Le aspettative per la nuova stagione

 

Arriva a Salerno a titolo definitivo avendo sottoscritto un contratto triennale. Per la Salernitana, l’arrivo di Tongya rappresenta l’acquisizione di un giocatore in grado di risolvere più problemi tattici con la sua sola presenza in campo. Per la sua giovane età rappresenta una scommessa interessante per entrambe le parti. Per il club campano, è l’opportunità di inserire in rosa un talento giovane ma già con esperienza internazionale, potenzialmente in grado di ben figurare in Serie B. Per Tongya, è la chance di mettersi alla prova in un campionato competitivo e di conquistare finalmente quella continuità di rendimento che finora gli è mancata.

I tifosi della Salernitana possono aspettarsi un giocatore determinato a lasciare il segno.

L’acquisto di Franco Tongya si può considarere un colpo intelligente per la Salernitana. Se il giovane talento riuscirà a esprimere tutto il suo potenziale, potremmo assistere alla definitiva consacrazione di uno dei prospetti più interessanti del calcio italiano. La stagione che sta per iniziare ci dirà se Tongya sarà in grado di trasformare le promesse in realtà, guidando la Salernitana verso traguardi ambiziosi.

 

L’arte di fare di necessità virtù

 

L’arrivo di Franco Tongya alla Salernitana non è solo una mossa tattica, ma rappresenta anche un esempio di ingegno dirigenziale in un contesto economico non certo florido. Il direttore sportivo Gianluca Petrachi, noto per il suo fiuto nel scovare talenti, si è trovato di fronte a una sfida non indifferente: rinforzare la squadra senza budget a disposizione.

In un’epoca in cui il calcio sembra governato esclusivamente dalle leggi del dio denaro, Petrachi ha dovuto affinare le sue doti di talent scout, trasformando i vincoli finanziari in opportunità. L’ingaggio di Tongya è l’emblema di questa filosofia: un giovane di buone prospettive, con esperienza internazionale, acquisito senza svenarsi economicamente.

Questa operazione di mercato riflette una strategia più ampia della Salernitana, volta a costruire una squadra competitiva nonostante le pesanti limitazioni di budget. Petrachi vuol dimostrare che, con intuizione e creatività, è possibile sfidare i colossi finanziari del calcio moderno. Il suo approccio ricorda quello dei grandi maestri del mercato del passato, capaci di scovare diamanti grezzi e trasformarli in campioni.

Se questa strategia si rivelerà vincente, potrebbe non solo portare risultati sportivi, ma anche diventare un modello di gestione sostenibile per altre realtà calcistiche e far finalmente felice il patron Iervolino che ha già visto naufragare tale obiettivo perseguito dall’ex ds De Sanctis.

Il futuro dirà se l’intuizione di Petrachi su Tongya si rivelerà azzeccata. Nel frattempo i tifosi della Salernitana incrociano le dita.

 

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