Polito: “Cheddira e Caprile? Non spetta a me dire le cifre della loro cessione”

Ciro Polito in conferenza stampa ha parlato delle cessioni di Elia Caprile e Walid Cheddira, i due giocatori che il Bari ha ceduto al Napoli.

Polito - Bari - SalernitanaFoto Mosca
Articolo di Redazione SDS14/09/2023

©️ “POLITO” – FOTO MOSCA

Nel corso della sua conferenza stampa il direttore del Bari, Ciro Polito, ha parlato delle partenze di Elia Caprile e di Walid Cheddira, i due giocatori ceduti al Napoli nell’ultima finestra di mercato. Ecco le parole del diesse:

“Io voglio sempre migliorare nella vita, ma non è questione di quanto spendo. Il Bari in Serie C ha speso di tutto e di più in due anni e non è salito. Quando sono arrivato abbiamo speso poco, dalla mia gestione sono arrivati sempre giocatori con valori prima umani e poi tecnici. Attraverso il lavoro di credibilità e osservazione abbiamo portato giocatori che ci hanno chiesto anche dalla Serie A. Un’ossatura l’abbiamo tenuta, tranne i due giocatori che abbiamo dato in A e i prestiti. Koutsoupias è un bel prospetto, Acampora per me è un signor giocatore.

Quando Caprile e Cheddira avevano l’opportunità di andare in Serie A non volevamo rimanere con le mani in mano. A inizio luglio io avevo già preso Davide Diaw al suo posto, è il suo alter-ego. Anzi, in questa categoria è andato sempre in doppia cifra. Il dottor Galliani ha voluto che andasse in ritiro e ha valutato il rinnovo del contratto. Appena hanno dato l’ok per farlo uscire, il Bari l’ha preso. Io ho fatto 1000 km per incontrare Menez da vicino, poi abbiamo avuto sfortuna e il 18 agosto si è rotto. In dieci giorni l’ho dovuto sostituire.

Su Caprile e Cheddira: “Al mio primo incontro con la proprietà ho subito espresso le mie sensazioni. Su Caprile e Cheddira non volevo tirare la corda e magari trovarmeli sulla via dei saluti a fine mercato. Sono due giocatori che a me e a noi hanno dato tanto, sono arrivati sconosciuti. Elia per me è un predestinato, poteva andare in A ed è giusto che ci sia andato. Ci doveva essere la giusta volontà di entrambi. Siccome Cheddira, anche in virtù della sua nazionale, rischiava di non essere più convocato, non è rimasto in questa categoria. Ha avuto un’offerta irrinunciabile, ma davvero irrinunciabile, dal Parma. Però ha deciso di non andarci, voleva la serie A. Non spetta a me dire quanto è entrato nelle casse della società per Caprile e Cheddira”.