Chiellini: “Napoli? Se prima era più simpatico, ora non lo è più. Su Garcia…”
Giorgio Chiellini commenta l'avvio di stagione da parte del Napoli, e si schiera a favore di Rudi Garcia.
© “CHIELLINI” – FOTO MOSCA
Ex difensore della Juventus, Giorgio Chiellini ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Planetwin365.news. Temi trattati nella chiacchierata quello relativi sia alla Serie A che alla nuova Nazionale italiana targata Luciano Spalletti. Di seguito vi proponiamo le parole di Chiellini:
Sul Napoli: “Il Napoli non ha iniziato benissimo e i tifosi si aspettavano qualcosa di più in queste prime partite. Come tutti i cambi d’allenatore, ci vuole un po’ d’adattamento. Io penso che Garcia sia un allenatore esperto, valido e che possa portare qualcosa di suo al Napoli. Chiaro che giocare con lo scudetto sul petto è più difficile, perché hai più pressioni, con le altre squadre che ti aspettano e che vogliono batterti ancora di più. Se l’anno scorso il Napoli poteva risultare più simpatico perché ancora non aveva vinto, ora le squadre daranno sempre quel qualcosa in più per batterli”.
Il punto sulle prime 10 giornate: “Lecce e Frosinone le migliori sorprese: non mi aspettavo tutti questi punti in questo momento. Hanno rose giovani che si devono affermare, ma partire così aiuta. Le grandi sono partite normalmente anche se con qualche difficoltà. La squadra più forte del campionato da ormai 3 anni è l’Inter: nonostante non abbia dimostrato troppa continuità in campionato loro hanno delle grandi potenzialità.
Curioso di vedere il Milan con i nuovi acquisti: l’addio di Tonali è stato duro, ma credo che con i nuovi innesti il Milan possa essere competitiva. Con tutto il rispetto per Allegri, ma le favorite sono altre: se Chiesa e Vlahovic riescono ad avere una continuità fisica allora i bianconeri possono dire la loro“.
Sulla nuova Italia di Spalletti: “Credo che Spalletti abbia le potenzialità per aprire un nuovo ciclo in Nazionale, non ho dubbi che sia l’allenatore giusto. Ha fatto bene ovunque sia andato e questo lo vedo quasi come un coronamento della sua grande carriera. Poi c’è da dire che la Nazionale ha già una buona base con grandi prospettive, perché ci sono tanti giovani bravi che nei prossimi due/quattro anni potrebbero arrivare a piena maturazione.
C’è tutta una generazione che nel 2026 e nel 2028 avrà tante partite in Nazionale e un’esperienza da leader. Come Alessandro Bastoni, che conosco bene, è uno dei centrali più forti in circolazione e per me è tra i primi al mondo. Anche Giorgio Scalvini l’ho conosciuto e mi è sembrato un ragazzo con grandi potenzialità. Più giocheranno insieme, meglio sarà”
Sul suo futuro: “Dopo Los Angeles sicuramente non ci saranno altre squadre. Devo capire quando ma di base torneremo in Italia a vivere a Torino. Ho tanti progetti: vorrei rimanere nel calcio in un ruolo manageriale“.