Se Glasner ferma Kvara e Osimhen può candidarsi al Nobel
L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport ha analizzato il match di questa sera tra il Napoli e l'Eintracht Francoforte.
© “GLASNER”- FOTOMOSCA
L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport ha analizzato il match di questa sera tra il Napoli e l’Eintracht Francoforte. Ecco quanto scrive il quotidiano:
“Non è escluso che lo studio tattico di mister Glasner s’intitoli stasera “Come fermare Kvara e Osimhen”. Se riuscisse, potrebbe candidarsi al prossimo Nobel. Quello preparato per la partita d’andata, dedicato tutto a Lobotka, è naufragato dopo un quarto d’ora, confutato dal Napoli che ha cominciato a ribaltare il campo in velocità, una, due, cinque, dieci volte, e l’unico problema è che i gol sono stati soltanto due. Lobotka non era marcabile e le sue invenzioni, e quelle di Lozano, ispiravano il georgiano e il nigeriano. Qualcosa di più efficace è riuscito a Sarri: la gabbia che ha rinchiuso lo slovacco ha depotenziato tutto il Napoli, ma la Lazio s’è rifugiata in una partita difensiva e il gol di Vecino è nato da una delle poche occasioni. L’Eintracht ha obiettivi diversi, ne deve segnare almeno due. Non è facile il compito di Glasner, uno dei prof più apprezzati della scuola di Rangnick, teorico della densità e del contro-pressing: arretrare il baricentro per frenare il Napoli, limitando così il suo stesso potenziale offensivo, o andare all’assalto con tutti i rischi del caso?”