Salernitana, Iervolino: “Le dimissioni di Rocchi saranno l’inizio della riforma”
Iervolino non ci sta e torna a chiedere a gran voce un cambiamento sostanziale nel sistema arbitri iniziando dalle dimissioni del designatore Rocchi.

©️ “IERVOLINO” – FOTO MOSCA
Non si placa la furia di Danilo Iervolino, presidente della Salernitana, verso gli arbitri. “Vorrei parlare degli interessi universali del calcio italiano”. Il patron del club granata non ci sta e chiede a gran voce un cambiamento sostanziale nel sistema arbitri iniziando dalle dimissioni del designatore Gianluca Rocchi.
Nel corso di un’intervista a Fanpage, il noto imprenditore ha sottolineato la sua posizione: “Mi chiedo se sia giusto ad oggi una condizione arbitrale fatta in questo modo che valuta in una maniera di parzialità totale gli episodi – spiega -. Il risultato nel campo determina anche i risultati economici di un’industria così importante”. Iervolino spiega di avere già in mente una proposta concreta da sottoporre all’attenzione della Lega Calcio nella prossima riunione: “Il VAR di parte: un po’ come l’occhio di falco”.
L’intervista completa
Presidente, c’è chi dice che il suo sfogo dopo la partita di Napoli sia stato eccessivo. Cosa le ha dato più fastidio?
“Io posso dare un giudizio, sono parte interessata. Così come posso dire che per me un arbitro è scarso, non riesco a capire questo bavaglio dei presidenti”.
Dal suo sfogo di sabato ha sentito Rocchi o qualcuno dell’AIA?
“No, ma lo farei volentieri. Io sono un uomo di confronto e se dovesse capitare un confronto con lui ribadirei che così com’è non mi piace l’industria che ha negli arbitri i soli esponenti di un giudizio che con totale parzialità determina a volte dei risultati. Così non si va da nessuna parte. Ora dobbiamo ritrovare lo spirito costruttivo di gente che ha a cuore il gioco del calcio e trovare una soluzione”.
Qual è la sua proposta?
“La valutazione degli arbitri deve essere fatta da soggetti esterni a quella corporazione e l’attività dei direttori di gare deve anche passare da una tecnologia d’ausilio alle loro scelte. Su tutte la chiamata del VAR di parte: 3 durante ogni tempo potrebbe bastare così come l’occhio di falco. Ma non andare al VAR per me è troppo discrezionale e questo calcio non mi piace: lo ribadirò in tutte le sedi”.
Ha avuto modo di parlare del suo sfogo anche con il presidente De Laurentiis?
“No, anche il Napoli tante volte si è lamentato. Io non voglio che il merito di gioco venga condizionato dagli episodi di arbitraggio favorevoli o sfavorevoli. È una situazione che ha raggiunto l’apice della sua incongruenza”.
Crede che il suo messaggio sia stato recepito al meglio?
“Io non sono mai stato offensivo, mai fatto illazioni, ma ho solo detto che la classe arbitrale attuale è inadeguata. E chiedo le dimissioni di Rocchi e non penso che debbano farne un problema se io ritengo in questo momento una condizione, quella della sua sostituzione di Rocchi come un punto di partenza per iniziare la riforma degli arbitri”.
Crede che a Napoli vi abbiano fatto pagare l’aggressione all’arbitro Guida negli spogliatoi dell’Arechi dopo il match con la Juve?
“Piuttosto che di questo episodio bisognerebbe parlare dell’atteggiamento dell’arbitro che non vuole rivolgere la parola a Pippo Inzaghi dopo la partita contro il Napoli. Lui ha cercato delle spiegazioni e il direttore di gara invece, avendo una superiorità morale, non gli ha rivolto la parola. Non so perché non si parli di questi episodi ma dell’epiteto di un medico della Salernitana. Da parte lesa stiamo diventando la parte che offende”.
A questo punto quale può essere il primo passo da fare?
“A me non piace il ruolo dell’arbitro così com’è: non sono un sovversivo. Io dico esclusivamente che avendo rispetto per quel ruolo ma ancora di più per la nostra attività dovremmo convergere verso delle soluzioni che siano oggettive. Mi spiego. Se il contatto ci deve essere ben venga ma col rispetto di ambedue le parti. Noi non abbiamo chiesto altro a volte di andare a vedere meglio la situazione e di avere maggiore attenzione in tutte le partite”.
Ha chiesto le dimissioni del designatore Rocchi: quanto è condivisa la sua posizione all’interno della Lega Serie A?
“Non lo so, lo vedrò a breve tra i prossimi incontri in Lega calcio. Io non ho nulla contro Rocchi ma secondo me per avere un cambiamento c’è bisogno di persone che sposino il cambiamento e non siano arroccate sulle prerogative attuali che secondo me sono sbagliate”.