Lady Gyomber: “Amiamo il calore dei salernitani, qui a vita”

Dietro un grande uomo, c'è sempre una grande donna. Non fa eccezione il roccioso difensore della Salernitana Gyomber.

Gyomber, SalernitanaFoto Mosca
Articolo di Redazione SDS16/03/2023

©️ “GYOMBER” – FOTO MOSCA

Dietro un grande uomo, c’è sempre una grande donna. Non fa eccezione il roccioso difensore della Salernitana Gyomber. Elisa Suriano, come raccontato nella lunga intervista rilasciata al quotidiano Il Mattino, è la molla che spinge Norbert oltre gli ostacoli. È nata a Frascati, ha vissuto sempre a Roma e adesso insieme alla piccola Isabel e al marito vuole “stabilizzarsi a Salerno, magari per sempre”.

Com’è essere la parte “rosa” della vita di un calciatore?

“A me dispiace utilizzare il termine difficile perché ci sono realtà difficili davvero. La nostra è una bella, con i pro e contro. I pro sono visibili, i contro un po’ meno. Si ha davvero poco tempo per stare insieme, non esistono weekend, tempo libero. Se hai il marito che va anche in Nazionale, l’estate diventa breve, i giorni liberi sempre meno. Il lato difficile è affrontare una partita storta, un infortunio, problemi dentro e fuori dal campo, insieme. Perché tutto questo arriva sempre a casa. Norbert mette tutto se stesso in quel che fa”.

Lei ha dato alla luce Isabel, mentre la Salernitana sperava di tenerla accesa (la luce)…

“Per fortuna è riuscito ad arrivare in tempo per il mio parto. Era a Salerno è venuto da me e la mattina dopo di corsa al campo perché c’era una salvezza in palio. Non ci è minimamente sfiorata l’idea di dire non ci sono, neanche da parte mia. Ha deciso addirittura di partire in ritiro, nonostante l’infortunio. Quando l’ho sposato sapevo com’era e lo amo per questo, trovo bellissimo questo suo lato”.

Come vive Salerno? Avete passato (quasi) tutte le fasi, tra alti e bassi…

“Stiamo talmente tanto bene qui che alla fine passa tutto. Abbiamo la capacità di trasformare insieme il brutto in cose piacevoli. Il momento buio (riferito al passaggio di società) si è trasformato in qualcosa di bello: tra gravidanza e l’entusiasmo della gente. Piccole cose che non ti fanno dimenticare però ti fanno vivere il buio in maniera più serena. Amiamo il calore dei salernitani, anche tra i problemi c’è sempre stato entusiasmo e facciamo tanto affidamento su questo che è diventato un nostro punto di riferimento”.

Un (piccolo) momento di crisi: rinnovo che non arrivava…

“Provo ad essere la roccia della roccia (ride ndr) ma non è facile, ha un bel caratterino. Quando ha i momenti “no” essere più forte è complicato, ma devo farlo perché se crolla, crolliamo tutti. È stato difficile: voleva rinnovare a tutti i costi, abbiamo atteso. Ci siamo detti “non arriva”. Ogni volta era un procrastinare e abbiamo pensato che, data l’età e il progetto ambizioso, non rientrava nei piani. In ogni ambiente i giovani sono il futuro.

Però c’è bisogno di esperienza per non mandarli allo sbaraglio. Poi abbiamo creduto nel lieto fine: merito anche dei tifosi, se non ci fossero stati non saremmo qui. Ma il grazie è per tutti. Questa è casa dove voglio crescere mia figlia, dove siamo felici. Andarcene sarebbe stato traumatico. Abbiamo girato tanto, ma Salerno è una grande famiglia”.

Come vive il rapporto con i giovani? E lei con le «cose» di spogliatoio?

“Li sprona, fa capire le priorità. Io rimango sempre fuori dallo spogliatoio, è una regola di casa nostra ed è giusto così. I giovani in generale un po’ tendono a perdersi, così come faceva lui. Ha avuto però i più esperti che lo hanno messo sulla retta via e adesso tocca a lui farlo”.

Si aspettava questo Gyomber a Milano?

“Mi aspetto sempre cose grandi da lui. È un professionista vero, so che riesce sempre anche se ci sono alti e bassi. È un testardo anche nella vita, se ha tre giorni liberi si allena comunque, non esiste fermarsi neanche in vacanza, mica ci riposiamo? Bisogna essere sempre pronti”.

Che marito e papà è?

“Mi aiuta tanto, è bravissimo. È presente, si diverte con nostra figlia. E poi fa tante piccole cose a casa: cucina, sistema, da non credere. Non tutti notano la sua semplicità: sui social spesso sono io a dirgli di postare qualcosa. Lui non ama mettersi mostra: vuole giocare a calcio e portare risultati a casa, è un calciatore vecchio stampo, uno sportivo che è raro trovare oggi…”.