Il caso scommesse continua: pentirsi non guarisce

Stiamo assistendo alla sosta nazionali più assurda di tutti i tempi. La questione calcio scommesse pare piuttosto seria e preoccupante.

Articolo di Redazione SDS16/10/2023

©️ “TONALI” – FOTO MOSCA

Stiamo assistendo alla sosta nazionali più assurda di tutti i tempi. La questione calcio scommesse pare piuttosto seria e preoccupante per dei ragazzi di 20-25 anni che, nonostante i milioni in banca, sentono la necessità di giocare. Dopo Fagioli sono spuntati altri nomi come Zaniolo, Zalewski e Tonali. Quest’ultimo, come lo juventino, hanno chiesto scusa e sono pronti a collaborare con la giustizia sportiva che potrà fare qualche sconto. I problemi persistono però, perché bisogna capire l’oggetto della scommessa. Difatti nel caso in cui i ragazzi abbiano giocato la propria squadra, perlopiù su siti illegali, incorrerebbero in sanzioni maggiori. Infatti ciò fungerebbe da aggravante e il fermo aumenterebbe non di poco. Secondo l’articolo 24 della giustizia sportiva, un professionista non può scommettere su eventi della FIFA, FIGC e UEFA. La pena prevista è di tre anni con un’ammenda che si aggirerebbe sui 15mila euro (spicci per loro). Vista la collaborazione, la pena probabilmente verrà diminuita del 50%, passando a 18 mesi, con la possibilità di arrivare a 10 nel caso in cui si diano molte informazioni.

Il processo sarà lungo; basti pensare che l’indagine su Fagioli è iniziata a fine agosto… la federcalcio ha una bella responsabilità tra le mani. L’obiettivo che deve passare tra i professionisti è che questo tipo di indagini, con le conseguenti pene, non fa parte del mondo del calcio e in generale dello sport.