Italia Futsal scalda i motori, ct Bellarte: “Amichevoli importanti per trovare i nostri punti di stabilità”

Stasera la prima di una doppia sfida amichevole con la Francia per l'Italia Futsal in vista di Euro 2022. Abbiamo cercato di capire quali fossero le sensazioni della squadra grazie alla disponibilità del ct Bellarte.

ct Bellarte
Articolo di Francesco Gorlero16/11/2021

Sarà festa grande questa sera all’Emilia-Romagna Arena di Salsomaggiore Terme, con ingresso gratuito e una capienza dell’impianto allargata al 60%, per assistere alla partita amichevole di futsal tra Italia e Francia. La prima di due sfide in due giorni consecutivi, importanti tanto per il ct Bellarte, quanto per il collega francese Raphael Reynaud, così da poter ricavare indicazioni significative in vista di Euro 2022 a Groningen e Amsterdam, in Olanda.

La scelta di incontrarsi con i nostri cugini d’oltralpe è stata suggerita dall’importante crescita del movimento futsal francese, così come di quello italiano, vogliosi di confrontarsi. L’ultimo precedente tra le due formazioni nel 2018 (anche in quel caso fu una doppia amichevole), al Pala San Quirico di Asti, i blues erano riusciti a strappare agli azzurri due pareggi di fila: prima 2-2 e poi 3-3. In quel preciso momento storico l’Italia probabilmente poteva vantare uno status superiore rispetto alla Francia, visti gli Europei conquistati nel 2003 e nel 2014, contro gli zero titoli in bacheca per i transalpini.

Ora è il momento di tastare nuovamente il polso e prepararsi al meglio in questi ultimi 2 mesi che separano gli azzurri dalla spedizione europea. Noi abbiamo cercato di capire quali fossero le sensazioni della squadra grazie alla disponibilità del ct Bellarte, il quale si è concesso per rispondere ad alcune domande.

Salve mister, la ringraziamo per la disponibilità. La Francia sta crescendo molto rapidamente come nazionale, così come tutto il movimento futsal d’oltralpe. Cosa si aspetta da questo doppio confronto? Quali indicazioni potrà ricavare in ottica Europei?

Non è solo la Francia ad essere cresciuta, ma tutto il movimento europeo e mondiale del futsal. Paesi le cui nazionali faticavano a qualificarsi o a ottenere buoni risultati, adesso non soffrono la competizione. Anzi, in alcuni casi la dominano. Ormai sono quasi al livello delle altre nazionali, quelle che fino a poco tempo fa venivano definite favorite. La Francia è effettivamente cresciuta tanto, motivo in più per cui abbiamo concordato con loro queste due amichevoli come nostro primo step a novembre.

A dicembre incontreremo l’Iran come secondo step, così da prepararci al meglio per la fase finale dell’Europeo. Da queste sfide cercheremo di capire quelli che sono i nostri punti non di forza, ma di stabilità (breve pausa). Punti fermi su cui possiamo contare e quelli che avranno bisogno di essere migliorati. Mi aspetto che queste gare amichevoli possano stimolare la nostra creatività, perché solo con questa si scoprono possibilità fuori dagli schemi”.

A proposito di Europei. Quale obbiettivo si è prefissato lei come commissario tecnico per questa Italia? E quali squadre vede tra le favorite?

“Innanzitutto, gli Europei si svolgeranno tra Groningen e Amsterdam. Il nostro girone lo giocheremo a Groningen e le fasi finale si disputeranno nella capitale. Questo può già essere un obbiettivo. Adesso ci rallegriamo per esserci qualificati a quest’ultima fase del Campionato europeo, dato che si trattava del nostro primo proposito. Il nuovo corso è iniziato con lo scopo di migliorare il gruppo, ringiovanirlo e vincere le partite che ci separavano dalla qualificazione.

Lo abbiamo fatto grazie ad amichevoli organizzate dal primo giorno in cui ho preso in mano la squadra. Il mio esordio come ct è stato subito in una gara valevole per le qualificazioni. Ci siamo buttati immediatamente dentro la competizione con gare da 3 punti nel nostro girone. Adesso non resta che continuare nel nostro processo di crescita che, se fatto bene, con un continuo miglioramento, ci porterà belle soddisfazioni. Magari coincidenti con i risultati. Ma ricordiamoci, le soddisfazioni non sempre sono legate ai risultati (con voce calma). Anche poter raggiungere le favorite, le quali sono date dal fatto di essere nel primo bot dei sorteggi. Spagna, Portogallo, Russia e Kazakistan saranno le teste di serie e le squadre da battere. Noi ci proveremo, e tenteremo di arrivare il più lontano possibile”.

Sono stati convocati tre giocatori da due (Napoli Futsal e Feldi Eboli) delle quattro squadre campane che militano in Serie A. Lei crede che in un futuro prossimo possa diventare un serbatoio di risorse importante per la Nazionale?

Credo sia riduttivo parlare di zone della penisola italiana che possano fornire più calciatori alla Nazionale. Il movimento del futsal italiano è in grande crescita, che necessita solo di riconoscersi come una disciplina che offre competizione e spettacolo. Per il resto, tutte le regioni italiane hanno realtà importanti che possono fornire in ogni momento giocatori convocabili. Tanto buon lavoro viene fatto a monte per preparare e far crescere questi ragazzi che, poi, diventano risorse per la Nazionale”.