Anguissa: “Per noi è importante vincere”
Frank Anguissa, centrocampista del Napoli, ha rilasciato un'intervista a Radio Kiss Kiss Napoli.

© “ANGUISSA” – FOTO MOSCA
Frank Anguissa, centrocampista del Napoli, ha rilasciato un’intervista a Radio Kiss Kiss Napoli:
“Per noi la sconfitta del Milan è stata un peso e abbiamo reagito in modo molto deciso col Verona, è stata una partita importantissima anche in vista delle prossime poche partite in cui dovremo dare il massimo.
Se crediamo allo scudetto? Per noi è importante vincere, affrontiamo ogni partita in modo singolare, vogliamo vincere partita per partita, in campionato siamo vicine come squadre, non pensiamo allo scudetto ma a vincere ogni partita.
Che partita sarà Napoli-Udinese? L’Udinese è una squadra molto tecnica ma soprattutto anche atletica, sarà una partita difficile anche se giochiamo in casa. È importantissimo essere preparati sotto il profilo tecnico e stare addosso a tutti i giocatori. Ce la giocheremo alla pari.
Come trovo la Serie A? È molto interessante anche in rapporto a quelli in cui ho giocato in passato, è un campionato molto atletico, c’è da giocare, sono felicissimo di essere in Italia e me la giocherò tutta.
Se mi piace il ruolo di allenatore in campo come ha detto Spalletti? Spalletti è un allenatore che ascolta molto i giocatori e io amo il dialogo con gli altri calciatori del gruppo perchè mi trovo al centro e per giocare bene devo ascoltare ogni lamentela, lo ho fatto sempre, Spalletti me lo permette e per me è un ruolo importantissimo quello della comunicazione con gli altri calciatori.
Un aggettivo per definire Osimhen? Un grande combattente, audace, forte, sorprendente, imbattibile, ho tantissimi aggettivi per Osimhen!
Non è il vento d’Africa, ma siamo tutti assieme europei, africani, tifosi, squadra siamo tutti se arriviamo a vincere lo scudetto, a raggiungere il titolo, non mi piace individuare solo una etnia ma includerle tutte.
Come si combatte il razzismo? Non faccio attenzione a questi episodi di razzismo sulla mia persona, mi dispiace che nel 2022 si parli ancora di razzismo, l’unico rimedio è trovare una soluzione anche a livello organizzativo e dirigenziale in Serie A e nel calcio, chi ha il potere decisiorio deve far applicare le regole”.