Oma Akatugba: “Osimhen voleva affrontare il City di Haaland”

Il giornalista africano Oma Akatugba ha parlato dell'attaccante del Napoli, Victor Osimhen, nel corso di un'intervista.

Articolo di Redazione SDS17/03/2023

© “OSIMHEN” – FOTO MOSCA

Nella giornata odierna si sono svolti i sorteggi per i quarti di finale di Champions League. Dopo aver eliminato l’Eintracht Francoforte, il Napoli dovrà confrontarsi con il Milan di Stefano Pioli nel doppio confronto della competizione.

Il giornalista africano e amico di Victor Osimhem, Oma Akatugba, ha parlato della stagione del nigeriano ai microfoni di Sportitalia:

Come ha vissuto Osimhen il risultato di questi sorteggi? “Mi ha detto che avrebbe voluto giocare contro il City di Haaland, sarebbe stata anche la sfida tra i due attaccanti. Anche se a Victor non piace essere paragonato ad altri calciatori”.

Sarebbe stato un anticipo di derby per lui? Si parla di Manchester United nella prossima stagione…

“Osimhen non parla di trasferimento. Al momento è concentrato soltanto sul Napoli, ed a dare il massimo per vincere il campionato ed arrivare in finale di Champions”.

Quanti gol può realizzare Victor in questa stagione? “Credo che possa giungere a siglare 35 reti. D’altronde è già a quota 25. Tuttavia, più che la classifica marcatori, per Victor a contare è soprattutto la squadra, ed i risultati che essa può raggiungere, come lo Scudetto. È un traguardo che significherebbe molto anche per la città, ed i suoi tifosi. Per lui non esiste la gloria personale ma solo quella del gruppo”.

Perché allora quando viene sostituito si arrabbia? “Non è arrabbiato nei confronti di Spalletti o della squadra. Ciò che interessa al calciatore è giocare, e magari puntare a siglare più gol possibili. Quando ne fa due vorrebbe farne tre, se segna una tripletta vorrebbe farne quattro. Nella gara di Champions ha forse influito anche il pokerissimo di Haaland il giorno prima, magari sentiva di poterlo eguagliare”.

Victor, in virtù dei prossimi impegni, si attende anche di poter partire dalla panchina? “Victor ha giocato anche quando non era al top. Nonostante ciò, Spalletti ha sempre preferito schierarlo dal primo, pur concedendogli gli ultimi trenta minuti di riposo. Il mister sostiene che in sessanta minuti non si stanca, dunque è come se riposasse. Se partisse dalla panchina, di certo si arrabbierebbe, come tutti i calciatori”.

Sugli scontri tra ultras del mercoledì di Champions: cosa avrebbe pensato se fossero stati i tifosi napoletani a giungere in Germania, ed a mettere a ferro e fuoco una città? “Sarebbero stati tutti arrestati senza ombra di dubbio, ed in Germania tutti avrebbero condannato una simile condotta. Sono scioccato. È incredibile quanto accaduto”.

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