Walter Sabatini è fiducioso: “Credo nella salvezza della Salernitana”
Walter Sabatini, ex Direttore Sportivo della Salernitana, ha commentato il brutto periodo della formazione granata.

©️ “SABATINI” – FOTO MOSCA
In attesa della gara tra Atalanta e Salernitana, l’ex Direttore Sportivo dei granata Walter Sabatini ha parlato della squadra di Danilo Iervolino. Il dirigente, intervistato ai microfoni di numero-diez.com, ha parlato del suo passato alla Bersagliera, ed il momento in cui ora si ritrova. Vi proponiamo le sue parole.
Le dichiarazioni di Walter Sabatini

©️ “SABATINI” – FOTO MOSCA
Walter Sabatini ha espresso innanzitutto tutto il suo dispiacere in merito alla situazione che vive la Salernitana, ma l’ex DS granata si è mostrato molto fiducioso per un’eventuale salvezza della Bersagliera:
“Per la Salernitana è una stagione disgraziata. Sono davvero addolorato per la stagione che stanno affrontando. Mi dispiace moltissimo. Però, per esempio, contro il Bologna ha subito il dominio dei felsinei in lungo e in largo, ha trovato il goal dell’1-2 per merito di Candreva, che ha fatto un gesto tecnico incredibile. Non so come abbia fatto a non fratturarsi un malleolo…
Dopodiché la Salernitana ha fatto un quarto d’ora di calcio attendista, che potrebbe portare la squadra fuori dalle secche. Può rendere questo periodo più duraturo nell’arco di una partita anche perché ci sono dei buoni giocatori, che non stanno rendendo al massimo, ma, comunque sia, sono validi. Un po’ per amore, un po’ per la mia esperienza calcistica dico che la Salernitana si può tirare fuori dalle zone basse. Non ci dimentichiamo che hanno un giocatore in più, che è il pubblico: il pubblico di Salerno è veramente inimitabile per la passione, la forza e la generosità. Sono tutte qualità che faranno la differenza e che si sentiranno in ottica salvezza”.
Sabatini e il suo passato alla Salernitana

©️ “SABATINI” – FOTO MOSCA
Sulla salvezza della Salernitana di due stagioni fa:
“In virtù di questo ricordo e di quello che ho fatto credo fermamente nella salvezza della Salernitana. Allora, quando sono andato a Salerno, pensare alla salvezza era veramente utopia pura. Siccome io sono un frequentatore di utopie, ci sono andato anche con un filo di paura e sono riuscito a salvare la squadra. Ma come ci è riuscita quella squadra che ho costruito, alla stessa maniera penso che la Salernitana di quest’anno possa fare un’impresa. Quando sono arrivato io, si è rivelato importante fondare un ‘instant team’. In questa stagione non ne hanno il bisogno, perchè i giocatori ci sono e la rosa è piuttosto profonda. Quindi, non devono ammainare la bandiera. Anzi, devono cercare di tirarla verso l’alto”.
Sull’addio in granata:
“Non sono andato via per una questione tecnica e non c’erano disparità di vedute. Sono andato via per un motivo molto frequente nel mondo del calcio. C’è stato un litigio con il presidente. Devo ammettere di avere torto io nei modi e nella forma, anche se la sostanza non l’avrei mai cambiata. Spesse volte, ho avuto torto nella forma, perchè sono incline allo scontro verbale”.
Le sue emozioni vissute a Salerno:
“Non c’è rammarico, perché sono in balia del destino. L’addio alla Salernitana è arrivato dopo la salvezza della squadra. Sono due cose che sono successe. Però, mi preme dire una cosa sulla permanenza in Serie A dei campani: questo traguardo è stata una grande pacificazione. Io sono un uomo alla ricerca di pacificazione con me stesso. È un obiettivo che ho sempre perseguito senza mai raggiungerlo, anche perché il mio animo è sempre in tempesta. Tuttavia, quell’impresa della salvezza a Salerno mi ha aiutato a pacificarmi per un paio di mesi”.