Sconfitta di rigore. La Cremonese espugna il Maradona

La Cremonese non sbaglia neppure un penalty e punisce il Napoli. Domanda: squadra vincente non si cambia o si rivoluziona con otto cambi?

Articolo di Luciano Scateni18/01/2023

©️ “ESULTANZA CREMONESE” – FOTO MOSCA

Squadra che vince non si cambia, frase di comune impiego nel calcio dei normali, ma Spalletti normale non è la definizione. Sei new entry stasera, per far emulare gli undici samurai azzurri che hanno rispedito a Torino la Juve con diffuso sconcerto e dispetto della stampa nordista, oltre tutto distratta dai guai giudiziari di Agnelli e C. Di scena, nel Maradona stadio investito da sferzate micidiali di folate di vento e pioggia gelida, tocca alla Cremonese l’ingrato compito di contrastare la magnificenza dei primi della classe. In cifre: Cremonese: 0 vinte, 7 pareggi, 11 perse. Gol fatti 13, subiti 32.

Il Napoli naviga in mare aperto a vele gonfie si lascia alle spalle le inseguitrici a distanza ragguardevole: 15 vinte, due pareggiate, 1 persa. 44 i gol realizzati, appena 14 i subiti. Per agganciare i quarti di finale della Coppa Italia non insomma non c’è da sfibrarsi e semmai è uno step di avvicinamento alla prossima di campionato, utile per testare la condizione degli azzurri che con intelligente pazienza e senso del collettivo sono in pausa temporanea dettata dalle specificità di ogni avversaria.

Per chi esercita il prezioso dono della curiosità il match di stasera è appagante: esordio del terzo polacco in azzurro, di un Bereszynski, come definirlo, dalle stalle alle stelle e dunque nessuna sorpresa se commenta con entusiasmo l’approdo nell’ambito golfo di Napoli. Le curiosità non certo fanno difetto a questa sfida tra due squadre agli antipodi della classifica. A dirigerla sarà Maria Sole Ferrieri Caputi di Livorno e di là dal significato sportivo della scelta c’è da tradurre l’evento in chiave di lettura di una stagione inedita di innovazione condivisa: la parità di genere anche nel mondo finora maschilista del calcio.

Napoli vincente troverebbe nei quarti la Roma, ultrà esclusi. In cabina di regia dei lombardi c’è Ballardini, erede dell’esonerato Alvini. Nel Napoli otto cambi e in campo anche il giovanissimo Gaetano, ex della Cremonese. Capitano è Elmas. I partenopei in bianco con una delle tante maglie firmate Armani. Il via, clima meno aggressivo. Primo angolo per gli ospiti all’ottavo. S’infortuna Juan Jesus, si riscalda Kim, ma rientra il brasiliano. Nel Napoli non c’è l’abituale percussione sulle fasce operata da Kvara e Politano. 18esimo, classico contropiede della Cremonese. Due contro due arriva da destra Pickel e per Meret non c’è nulla da fare. 0 a 1. Napoli smarrito nella circostanza. In venti minuti Carnesecchi disoccupato nella porta della cremonese. Contatto in area Pickel-Gaetano, l’arbitro fa proseguire.

Gli azzurri faticano a trovare varchi per tentare la via del gol. Poco o nulla fino al 30esimo da Simeone e Raspadori. Qualche fallo cattivo dei lombardi. Angolo per il Napoli. Punizione per gli azzurri, bagarre in area e dopo il batti e ribatti, testa di Juan Jesus, due a uno. Minuto 34. Interviene il Var per un presunto fallo sul portiere, ma il gol è confermato. Dopo due minuti Simeone trova il due a uno: cross dalla destra di Zerbin, gran colpo di testa del centravanti. Minuto 36. Dopo lo zero a uno un’altra partita degli azzurri e forse strigliata di Spalletti. È bastato iniziare a operare sulle fasce per mettere in difficoltà la Cremonese, che continua a essere pericolosa in contropiede. Quattro di recupero. Spogliatoi. Second time. Al 5° maxi occasione per Ndombelè (tre contro due), che serve male Raspadori e l’azione sfuma.

Secondo infortunio per Juan Jesus, colpito con il piede a martello sul ginocchio. Sfiora il gol con un lob Simeone dopo un’azione ubriacante di Elmas al decimo. Cielo benigno, non piove. Napoli più aggressivo, risponde la Cremonese. Continua il gioco duro dei lombardi. Anguissa per Raspadori, Lobotka per Gaetano, Politano per Zerbin. Bonaiuto, napoletano e Tsadyout nella Cremonese, Valeri per Quagliata. Combinazione Simeone-Elmas conclusione contrata e corner, al minuto 76. È più Napoli dopo gli innesti di Lobotka e Anguissa. Kim per Ostigard. Guadagnano calci d’angolo gòli azzurri. Zielinski per Elmas.

Doccia fredda per il Napoli al minuto 87. Cross facile dalla destra, liberissimo Afena-Gyan, di testa manda in rete. 2 a 2. Due gol subiti per disattenzioni difensive. In campo anche Zanimacchia per la Cremonese. Supplementari. Il rischio? Concludere la partita con la ‘lotteria’ dei rigori. Doppio giallo per Sernicola, rosso espulsione. Osimhen per Ddombelé, testa del fenomeno, tap-in di Simeone, palo. Iella. Secondo supplementare e la Cremonese resiste, con un uomo in meno. Aiwu, difensore per Pickel, Ballardini difensivista giustificato. Piove (letteralmente) sul bagnato e il Napoli non sfonda. Sfiora il gol Anguissa su cross di Bereszynski. Pallone oltre la traversa. Assalto degli azzurri, ma i minuti passano inesorabili. Piove a dirotto, quasi un nubifragio, lampi e tuoni, Osimhen di testa, quasi gol. Rigori. Un errore dal dischetto degli undici metri fi Lobotka condanna il Napoli. La Cremonese non sbaglia neppure un penalty e punisce il Napoli. Domanda: squadra vincente non si cambia o si rivoluziona con otto cambi?

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