Corona contro Spalletti: “Deve chiedermi scusa e vergognarsi”
Nella serata di ieri Fabrizio Corona ha rilasciato un'intervista nella quale ha continuato a parlare delle calcioscommesse.
Fabrizio Corona è l’uomo del momento in Italia. Il noto paparazzo ha fatto i nomi di alcuni calciatori coinvolti nelle calcioscommesse creando un brutto clima all’interno del calcio italiano. Nella serata di ieri, Corona è stato intervistato all’interno del programma “Avanti Popolo” in onda su Rai 3 dove ha parlato così dei casi di calcioscommesse e sulle dichiarazioni di Luciano Spalletti:
Su Spalletti: “Il problema sono le dichiarazioni di Spalletti del giorno prima quando li sono andati a prendere a Coverciano. Va in televisione e accusa me invece di preoccuparsi dei suoi ragazzi che spendono soldoni in vari modi. Se la Procura è venuta non è sciacallaggio, hanno fatto il loro lavoro. Devi chiedere scusa a me e ti devi vergognare. Rappresenti l’Italia, sei il padre della Nazionale. Quello che ha fatto Mancini è vergognoso a livello etico. Ora ci troviamo un allenatore che manda messaggi tutti abbracciati, guidati da Buffon che per anni ha giocato solo a poker. Spalletti si deve vergognare perché mi ha accusato di sciacallaggio”.
Sulle calcioscommesse: “Ci sono due tipi di scommesse che fanno i giocatori, normali e le scommesse fatte sul mercato nero. La parte onesta, le grandi reti sportive, vivono e sono nate grazie agli investimenti pubblicitari delle agenzie di giochi. I giochi sono dello stato, quindi giocano su piattaforme che appartengono allo stato. Poi vi è il mercato oscuro, questi vengono contattati attraverso giri, perché io dimostro in questa inchiesta che tutti quelli coinvolti sono collegati ad un unico centro, un’unica postazione che permettono ai giocatori di giocare sulla parola perché hanno la faccia, si chiama mercato di punto. Le società sapevano così come tutti i procuratori e non hanno fatto nulla”.
Su Zaniolo: “Il procuratore di Zaniolo ha dato dei soldi per i debiti, lo sapeva e non ha fatto nulla. Il calcio è legato al business. Un calciatore che rende tanti milioni come Zaniolo, lo tengo finche posso per avere la percentuale. Un vero uomo avrebbe stampato il contratto e mandarlo in un centro per curarsi. Il vero calcio non esiste più, è solo questione di soldi”.