Manolas all’Olympiacos: un ceffone alle regole e al buon senso

Dopo due stagioni e mezzo Manolas ha lasciato il Napoli per fare ritorno in patria. Polemiche sulla "fuga" del calciatore greco.

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Articolo di Redazione SDS18/12/2021

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© “NAPOLI-MANOLAS” – FOTO MOSCA

Dopo due stagioni e mezzo, Manolas ha lasciato il Napoli per fare ritorno in patria, all’Olympiacos. Con il Club greco c’è stato l’accordo totale per una cifra vicina ai 3 milioni di euro, una sorta di indennizzo per lasciarlo partire in tempi brevi. Il Napoli, però, oltre al guadagno del cartellino, risparmierà anche diversi milioni per il suo ingaggio. Manolas guadagnava circa 4,5 milioni l’anno, al lordo erano circa 9 milioni a stagione.

La “fuga” improvvisa del calciatore, a pochi giorni dal big match contro il Milan non è piaciuto ai tifosi azzurri e alla società partenopea. L’edizione odierna del Corriere dello Sport ha criticato aspramente il comportamento del difensore greco.

“Che Kostas Manolas volesse andare all’Olympiacos era scritto sulle tavole di questa stagione sin da agosto scorso, dal ritiro di Castel di Sangro, ma che dovesse scappare a tre giorni da una delle sfide più complesse e rilevanti di questa fase del campionato, e che potesse persino – alla faccia di qualsiasi protocollo e delle più elementari norme del galateo – firmare e presentarsi alla sua nuova società, è un avvilente ceffone alle regole e al buon senso che il Napoli ha deciso di spalleggiare, incurante non tanto del proprio destino ma della propria dignità.

Il Napoli e Manolas potevano tranquillamente separarsi dal 2 gennaio del 2022, nessuno si sarebbe scandalizzato, non sarebbero stato necessario far volare gli stracci, né sarebbe divenuto pubblico il contenuto rovente di alcune telefonate passate tra Adl e il greco.

Il Napoli aveva il dovere di pretendere che Manolas curasse il proprio mal di stomaco sino al 22 dicembre, ultima partita disponibile, con Spalletti ed al fianco dei suoi compagni, che andasse semmai in panchina per fronteggiare eventuali ulteriori assalti del destino”.

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