Spalletti: “Sono responsabile delle sconfitte. Per Milano in 5 out”
Le parole dell'allenatore del Napoli, Luciano Spalletti, alla vigilia del match di Serie A contro il Milan.
© “SPALLETTI-CONFERENZA” – FOTO MOSCA
Il Napoli, dopo la sconfitta contro l’Empoli, è alla ricerca del riscatto nel match contro il Milan valevole per la diciottesima giornata. Pochi minuti fa il tecnico del club azzurro, Luciano Spalletti, ha parlato in conferenza stampa per presentare la partita e rispondere alle varie domande dei giornalisti.
“Ci sono dei momenti nel calcio come nella vita in cui ti trovi davanti a degli ostacoli, a volte sono anche più grossi del solito e non fai in tempo ad aggirarli, ci metteresti troppo tempo. Bisogna andarci a sbattere, picchiarci duro per forza, vogliamo dare seguito alla nostra strada, nella ricerca dei nostri obiettivi. Non si fanno tutti questi ragionamenti, chiunque ci avrebbe dato una mano, è con quelli che ci sono che possiamo vincere questa partita. Andiamo a giocarla col nostro obiettivo.”
Sugli indisponibili
“So bene che ho creato problemi ai giocatori facendomi espellere, io non posso fare a meno di loro, quando manca qualcuno sono in difficoltà ed a disagio, li voglio tutti vicini, e so quanto è importante la presenza di ognuno. Io non ho fatto la cosa giusta ed ho penalizzato la squadra in queste due partite e la responsabilità delle due sconfitte è mia e non succederà più perché sono stato male a vederla da fuori. Abbiamo a disposizione 16-17 calciatori della rosa, è sufficiente per andare a giocare contro chiunque, vogliamo essere ambiziosi, dobbiamo fare ciò che richiede lo status di professionista e indossare la maglia del Napoli.”
“Mario Rui domani non è convocato, così come Fabian, Insigne, Osimhen, Koulibaly naturalmente. Facciamo prima a dire chi c’è (ride, ndr)”.
Riguardo Manolas
“La storia di Manolas riguarda il rapporto tra lui e la società, io quindi non ne parlo. Averlo visto felice alla presentazione dell’Olympiacos mi fa piacere per lui, per il resto noi abbiamo delle necessità per le insidie che ti possono accadere. Le osservazioni che fate voi figuriamoci se non le facciamo noi, ora il mercato è chiuso ed il gruppo a disposizione per ora è questo. Mi piacciono tutti i petali della rosa della mia squadra, ma se manca qualcosa bisogna ricomporla”
Milan-Napoli
“Mi aspetto il Milan che ho visto in questi due anni, con il lavoro fatto da Pioli, con un modo di stare in campo chiaro così come le scelte dei singoli campioni che ha a disposizione. Io non voglio giocare contro squadre in difficoltà, ma contro squadre forti, perché il Napoli è una squadra che può giocare contro squadre forti, non ho bisogno di screditare gli altri per esibire la mia forza. Noi domani dobbiamo giocare da squadra forte, viva, il Vesuvio non deve essere una cartolina ma dobbiamo averlo dentro di noi per fare quello di cui abbiamo bisogno.”
Su Insigne
“Solo un allenatore che ha perso il senno potrebbe rinunciare ad uno con le sue qualità, lui è un buon capitano di una squadra, non deve essere mai presa come il massimo possibile perché ogni occasione può essere quella giusta per diventare più forti. Mi è sembrato dall’inizio in linea con la figura che immaginavo da fuori. Lui è un calciatore che ha un cuore, della sua disponibilità io me ne sono un po’ approfittato, è una sua qualità esserci e aiutare però io dovevo valutare anche se c’erano valutazioni che portavano a poter fare quei 70 minuti come li vuole fare lui, ma ci ho messo del mio ed ha fatto una figura al di sotto delle sue potenzialità”.
Riguardo il percorso azzurro
“Abbiamo perso qualche palla di troppo che è costata corse, metri, equilibrio, l’ultima è stata la partita in cui abbiamo perso più palloni questa stagione, possiamo mettercela come causa e va tenuto in mente il pallone perso o il contrasto perso perché poi un gol può essere frutto di un singolo errore ma le partite perse sono la somma di tutti i nostri errori. Non si perde mai per un singolo episodio, ma sempre per l’atteggiamento di tutti”.
“Abbiamo fatto a tratti quello che chiedo. Io per sentirmi bene con me stesso, devo allenare come se fossi per sempre l’allenatore del Napoli, così come i giocatori devono pensare che avranno una sola maglia, solo così si va più in profondità dei comportamenti e dei pensieri. Abbiamo sbagliato qualcosa, ma abbiamo anche confermato altre fatte molto bene, sugli episodi siamo in credito, sono convintissimo e non significa che domani ci verrà risarcito. Noi siamo quello che facciamo”.