Il più…il più…il più…
Record molto speciali raccontano ‘fatti’ che sulla carta d’identità riempiono la casella ‘segni particolari’ dei calciatori fuori dal comune.

©️ “CALCIO” – FOTO MOSCA
È la pacchia dei soggetti con livelli morbosi di curiosità. Fa la fortuna di chi edita il volume annuale “Guinness dei primati”: i detective della casa editrice spulciano attentamente l’universo intero della cronaca e ne ricavano materiale inedito per le successive edizioni del volume. Esplorare l’immensa vastità dei suoi capitoli è impresa da pignoli bibliotecari, ma è praticabile stralciare dal tutto le pagine marginali, intriganti di record molto speciali. Raccontano ‘fatti’ che sulla carta d’identità riempiono la casella ‘segni particolari’ dei calciatori fuori dal comune.
Ecco, chi è il giocatore più basso, perfino della ‘pulce’ Messi, di Giovinco, di Insigne? È lui, il brasiliano Élton José Xavier Gomes, che gioca in Arabia Saudita. È alto, si fa per dire, 154 centimetri. E il più alto? È un numero uno, nel ruolo di portiere. Non è il più forte del mondo. ma misura in altezza la bellezza di due metri e 8 centimetri. È il signor Kristof van Hout, belga, difende la porta del Weterlo. E poi, a guardarlo mentre si lascia alle spalle qualunque difensore i tifosi napoletani riterrebbero che il calciatore più veloce in assoluto è Osimhen, ma il primato sembra spetta a Gareth Bale, gallese del Real Madrid: 36,9 km/ora sui cento metri piani.
Lo spregiudicato pianeta del calcio d’èlitè non si fa scrupolo di agganciare talentosi ragazzini imberbi nella speranza che diventino miti come Maradona. Il portierone napoletano Gigio Donnarumma ha conosciuto la gloria della serie A ad appena sedici anni, ma ancora più eclatante è il debutto del boliviano Pablo Mauricio Baldivieso. A 12 anni ha esordito nell’incontro Aurora-La Paz FcC e a mandarlo in campo con la bocca ancora bagnata di latte è stato l’allenatore, cioè lo sciagurato padre, poi giustamente esonerato. Vediamo, potrebbe essere nonno del ragazzino il prossimo fenomeno. Se non scherza la longevità sportiva di Ibrahimovic, in piena attività a quarant’anni d’età, il suo primato comunque impallidisce. Kazuyoshi Miura, ex Genoa classe ’67, è il goleador più anziano di sempre e ancora non vuole appendere le scarpette al chiodo.
I telecronisti annunciano con urla entusiaste i gol segnati appena dopo il fischio di inizio delle partite e allora figuriamoci l’enfasi che deve aver salutato il gol più veloce nella storia del calcio professionistico. Lo ha segnato Nawaf Al Abed, durante una partita di Coppa d’Arabia, a due secondi, virgola 72 centesimi dal fischio del via di Almatch Al-Hilal/Al Shoalah. Che star come Messi e Ronaldo siano i nababbi del calcio è risaputo. Meno noti sono i primati di Carlitos Tevez. Nel 2016 ha firmato un contratto con i cinesi dello Shanghai Greenland Shenhua di 38 milioni di euro. Il ‘costo’ del brasiliano Neymar? Il Paris Saint Germain lo ha acquistato per la piccola cifra di 220 milioni di euro. Qual è il tetto massimo di partite disputate da un calciatore? Lo svela il leggendario calciatore inglese Peter Shilton che ha collezionato 1390 partite ufficiali in trent’anni di carriera. Manca, ma il Guinness rimedierà sicuramente alla lacuna, il primato del giocatore con la carriera più breve di sempre.