Notte magica all’Arechi: la Salernitana è ancora viva

La Salernitana ha fermato il Milan capolista allo stadio Arechi. Esultano i granata, il sogno salvezza è ancora vivo.

bonazzoli salernitana
Articolo di Luca Piedepalumbo19/02/2022

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Non poteva esserci esordio più tortuoso per Davide Nicola sulla panchina della Salernitana, eppure il tecnico piemontese non si è lasciato intimorire, riuscendo addirittura nell’impresa di fermare la capolista. Allo stadio Arechi, infatti, il più classico dei testacoda, complice il velato entusiasmo della vigilia, ha riservato grandi sorprese, ribaltando qualsiasi pronostico.

I 42 punti di differenza tra i rossoneri e i granata si sono visti soltanto parzialmente. Dalla qualità dei singoli alla compattezza del gruppo, dalla fluidità di gioco all’organizzazione tattica: in alcuni frangenti la Salernitana ha fatto il Milan e viceversa.

Tanti sussulti, tutti di qualità, per il pubblico di Salerno. Al triplice fischio non monta, come al solito, lo sconforto e l’amarezza, ma è palpabile la carica e lo slancio dell’Arechi. Davide ha fermato Golia e il bicchiere non può che essere mezzo pieno. Le partite da recuperare contro Udinese e Venezia lasciano accesa una flebile luce di speranza: servono necessariamente sei punti per continuare a credere nella salvezza.

Eppure, l’andazzo del match sembrava già scritto: in appena quindici minuti gol del vantaggio siglato in ripartenza da Messias e l’infortunio patito da Radovanovic, uomo chiave per gli schemi di Nicola, costretto poi al cambio. Una duplice doccia gelata che non ha scombussolato la Salernitana.

La reazione, infatti, è da incorniciare: sponda di Djuric e gol in rovesciata di Bonazzoli, il sesto stagionale. Il sogno sorpasso si concretizza quando Djuric, questa sera degno del miglior Ibra, si tuffa di testa sul cross perfetto di Mazzocchi e trafigge Maignan. La rimonta è completa, l’Arechi è una bolgia.

Meno encomiabile, però, la gestione del vantaggio e dei restanti minuti. La Salernitana continua a sbilanciarsi in avanti e Rebic, appena entrato dalla panchina, supera Sepe con un preciso fendente dai trenta metri.

Cinque intensi minuti in paradiso per i granata. Tanto basta per riaccendere il fuoco, per creare la giusta alchimia. La cura Nicola è appena iniziata. La Salernitana non è morta. Il “miracolo Crotone” insegna che nulla è impossibile.

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