Bagni. Alla guerra col sorriso
Il numero quattro sulla schiena, l’amore per il Napoli. Un incontro di estremi, il prodotto di mille contraddizioni. E poi il marchio di fabbrica: l’inconfondibile calzettone abbassato, una dichiarazione d’intenti, come a dire “ok, ora si fa sul serio”. Salvatore Bagni è il bassista della band, quello che non ruba la scena ma tiene su […]
Il numero quattro sulla schiena, l’amore per il Napoli. Un incontro di estremi, il prodotto di mille contraddizioni.
E poi il marchio di fabbrica: l’inconfondibile calzettone abbassato, una dichiarazione d’intenti, come a dire “ok, ora si fa sul serio”.
Salvatore Bagni è il bassista della band, quello che non ruba la scena ma tiene su la baracca.
Il racconto appassionante e appassionato di Giuliano Pavone dal titolo “Bagni. Alla guerra col sorriso” è la fotografia di un uomo, un po’ Jekyll un po’ Mr. Hyde, dall’inguaribile caratteristica, croce e delizia, di non tirarsi mai indietro.
La sua vita è un puzzle imperfetto, un mosaico di esperienze. A partire dalla rivolta contro l’allenatore Bagni di cui divenne capro espiatorio, passando per l’incontro con Maradona con cui ha condiviso uno scudetto, una profonda amicizia e la stoffa da leader.
Fino ad arrivare ai guai giudiziari che lo hanno coinvolto di recente nell’inchiesta delle Iene sui soldi in nero chiesti attraverso la sua agenzia di scouting alle famiglie dei giovani calciatori.
Tirando le somme, però, Pavone suggerisce una chiusura del cerchio interessante: uno come Bagni non ha bisogno di espedienti, in virtù della sua propensione al sacrificio. A scendere in campo con il calzettone abbassato. Per fare la guerra, col sorriso.