© “IERVOLINO” – FOTO MOSCA
Danilo Iervolino ha parlato alla vigilia di Salernitana-Napoli in un’intervista per “Il Mattino”:
Cavani e Mertens, ex azzurri, i suoi due più grandi sogni recenti. Perché non li ha realizzati? “Giusto, erano due sogni. E basta. Ma quando nel calcio si parla di sogni e un presidente come me è portato a dirlo, poi il sogno nell’immaginario dei tifosi diventa una possibilità, poi si tramuta in una idea e infine diventa come un tarlo. E quando non arriva, sembra un fallimento. Non ho mai detto voglio Cavani, ho detto sogno Cavani perché è un attaccante incredibile. Così come per Mertens: quando ho visto il suo appello a restare qui, ho detto che si potrebbe portare a Salerno visto che la Campania lo ama. Ma non c’è mai stata trattativa”.
Sarà ancora un volta un derby senza tifosi ospiti: la violenza come può essere fronteggiata? “Sono dispiaciuto, molto. Capisco le preoccupazioni delle due questure ma sono certo che se fossero arrivati i tifosi napoletani non sarebbe successo nulla, sarebbe stata una grande festa e si sarebbe svolto tutto in maniera per nulla offensiva. Ma prima o poi riusciremo a realizzare un terzo tempo tra i tifosi a bere qualcosa dopo la partita tutti insieme…”.
Cosa si prova ad affrontare la squadra di cui si è stato tifoso fino all’anno scorso? “È come un grande amore. Finisce e ne inizia un altro. C’è sempre un ricordo straordinario”.
Quale il Napoli che più l’ha incantato? “Quello di Maradona, che io vedevo con mamma e papà e i miei fratelli nel club dei 200. E quello di oggi: a Spalletti bisogna fare i complimenti per il gioco e i risultati che è riuscito a realizzare e che tutta Europa invidia”.
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