Parla l’agente di Kvaratskhelia: “Sente tanto l’affetto della gente, vuole dare tutto per il Napoli”

Le parole di Gennaro Di Nardo, rappresentante in Italia di Kvaratskhelia, rivelano una profonda serenità del giocatore nel nuovo ambiente napoletano.

kvaratskhelia
Articolo di Redazione SDS20/08/2022

© “KVARATSKHELIA” – FOTO MOSCA

Se il Napoli necessitava di fantasia e verticalità, l’innesto in squadra di Kvaratskhelia ha decisamente soddisfatto le aspettative dei tifosi azzurri, i quali, sembrano già pronti ad eleggerlo nei loro cuori. Sin dalla prima uscita contro il Verona, il georgiano ha mostrato tutto il suo repertorio, incluso il gol di testa, non esattamente la specialità della casa. AreaNapoli.it ha intervistato Gennaro Di Nardo, rappresentante di Khvicha in Italia, deputato a curare gli interessi del giocatore. Segue l’intervista realizzata dai colleghi.

Eri a Verona, alla prima di Kvaratskhelia in Serie A

“Sì, per ora gli siamo più vicini che mai”.

Ci sarai anche al Maradona, immagino.

“Esatto: sarò sugli spalti per la gara col Monza, guarderò la partita dal vivo”.

Che emozione sarà vederlo esordire in casa?

“Sarà sicuramente un’occasione speciale. Pare che ci sia il pienone, una grande affluenza di pubblico: renderà questo appuntamento ancora più bello“.

Come giudichi la sua prima di campionato col Napoli?

“Siamo tutti molto contenti della prestazione di Kvara. Non è una novità, nel senso che lo conosciamo e sappiamo ciò che può dare, ma siamo sicuramente felici per il suo approccio positivo. La prima partita, sai, è sempre particolare: può andare bene o meno bene… Personalmente, non è una sorpresa vederlo incidere”.

Dobbiamo aspettarci altri gol di testa? Kvaratskhelia sa inserirsi bene da dietro: potrebbe rivelarsi un’arma in più per Spalletti.

“Il gol di testa è una bella notizia, perché completa un po’ quello che è il suo repertorio. Come hai detto giustamente tu, il ragazzo è bravo anche negli inserimenti a palla lontana: sono cose che dimostrano il suo livello di attenzione in campo nelle varie fasi di gioco. Contro il Verona, ha fatto una partita molto attenta nel suo complesso: è stato bravo nell’aiutare i compagni in copertura come nell’inserirsi alle spalle della difesa. Ha segnato un bel gol: preciso e puntale nell’impatto con la palla, in un momento in cui c’erano pochi spazi, prima che le squadre si allungassero. Ci sta: è stato un bel gol, è andata bene”.

Hai parlato con Kvara dopo la partita? Cosa ti ha detto?

“Sotto l’aspetto tecnico, non abbiamo parlato di ciò che è successo in campo. Non gli ho chiesto nulla perché, appunto, non c’era niente da dire. Quando si vive un momento così bello, c’è solo da essere felici. E’ soddisfatto e carico. Molto contento, perché sente tanto l’affetto della gente e gli fa infinitamente piacere poter ricambiare il loro trasporto. E’ come se si sentisse un po’ in obbligo nei confronti dei tifosi. Vuole dare tutto per questa maglia”.

In Georgia è un idolo: i telecronisti hanno cantato di gioia, quando l’hanno visto segnare. C’è persino chi lo ha chiamato “Kvaradona”.

“Questa cosa gli fa simpatia, ma abbiamo il massimo rispetto per i grandissimi del passato. In patria è particolarmente seguito, ma lo era già prima di approdare al Napoli: adesso ancor di più. Quando ci sono le partite della squadra di Spalletti, che sia campionato od altro, si ferma un po’ tutto, in Georgia: guardano a lui con grande attenzione, con passione. Ho visto anche io quel video con la telecronaca georgiana ed ho notato che, persino sotto i post del Napoli sui social, arrivano commenti nella sua lingua. Ha grande seguito”.

Tuttosport lo ha paragonato a Wolverine. Kvara X-Men del Napoli: ti piace?

“Non l’avevo letto, ma ci può stare (sorride, ndr). Con i nomignoli e le associazioni curiose, se ne sentono tante… E’ una definizione molto simpatica“.

Rrahmani parla di Kvara come futuro campione, Di Lorenzo dice che “salta i difensori come birilli”.

“Sta lavorando alla grande con lo staff tecnico ed i compagni. Ha un buon rapporto con tutti: lo hanno accolto nel migliore dei modi, facendolo sentire bene, da subito a suo agio. E’ molto sereno e questa tranquillità lo aiuta a dare il massimo durante la settimana”.

Con chi hai legato di più, fino ad ora?

Ha legato un po’ con tutti, come lo stesso Rrahmani o Elmas, ad esempio. Ha un bel rapporto anche con Victor Osimhen, con il quale si trova molto bene. Kvara è così e lo si vede pure in campo: un ragazzo semplice, con atteggiamenti spontanei, naturali. Ha carattere, ma non è stravagante. Sa farsi voler bene“.

L’arrivo di Giacomo Raspadori, secondo te, può mettere pressione a chi c’è già in attacco?

“Non so se parlerei di pressione… Qualche stimolo in più? Certamente sì. Il campionato è lungo, c’è la Champions ed un altro rinforzo non può che fare comodo. Raspadori, poi, è molto duttile. Non lo vedo come il sostituto designato di questo o quel calciatore, perché può ricoprire diversi ruoli: prima punta, seconda punta, esterno d’attacco… Il suo arrivo può essere solo qualcosa di positivo per la squadra. Io sono del parere che più ce ne sono, di bravi, e meglio è per tutti”.

Il 4-3-3 è il modulo ideale per Kvaratskhelia? Il 4-2-3-1 richiede agli esterni maggiori compiti di copertura.

“Partendo defilato sulla fascia si trova meglio, ma tende anche ad accentrarsi, come ha dimostrato a Verona: specie in fase di non possesso. Va alla ricerca della palla, provando diverse soluzioni. Non è un giocatore che sta lì fermo sull’esterno e basta, non devi dargli per forza la palla sulla linea laterale. Si muove parecchio. E’ flessibile e duttile, potrebbe agire bene anche nei tre alle spalle del centravanti.

Che sia 4-2-3-1 o 4-3-3, Kvara resta un calciatore più funzionale che di posizione. In base alla fase di gioco, del momento della gara, si può defilare o dare fastidio agli avversari. E’ tutto molto variabile: si adatta. Se uno sa giocare a calcio, per come la vedo io, non ci sono problemi. Da esterno salta facilmente l’uomo, è vero, ma può farlo anche nel 4-2-3-1, in alcuni spezzoni della partita, creando così un fattore sorpresa. Adesso inizieranno a conoscerlo ed è un bene variare, in alcuni frangenti” .

A Verona ha esultato come Stephen Curry (è un grande fan). Sarà la sua esultanza-tipo per tutta la stagione?

“Non lo so, bella domanda (ride). Kvara è un appassionato di basket e devo dire che è molto bravo anche quando si allena in altri sport. Su queste cose lo lasciamo molto libero, lo lasciamo sorprenderci. Non possiamo sapere come celebrerà i prossimi gol, ma anche nelle esultanze è molto semplice ed attento: non cerca gesti eclatanti”.

Non starà più nella pelle, all’idea di esordire al Maradona.

“C’è una bella attesa da parte sua, ma sempre con tranquillità. E’ giusto che l’esordio a Fuorigrotta avvenga quanto prima, perché Napoli è questa, è la passione della gente, e a Kvara piace tanto il trasporto dei tifosi. C’è voglia di scendere in campo, ma con la giusta calma. E di fare sempre meglio con la maglia del Napoli“.