Koulibaly: “Razzismo a Firenze? Non ho dormito per due notti”
Kalidou Koulibaly, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita di Europa League contro il Legia Varsavia.
© “CONFERENZA-KOULIBALY” – FOTO MOSCA
Kalidou Koulibaly, difensore del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita di Europa League contro il Legia Varsavia.
RIGUARDO LA PARTITA
“Per noi è molto importante qualificarci, sarebbe un gran peccato non andare avanti. Faremo di tutto per essere primi, non dobbiamo pensare alla Coppa d’Africa, ci sono tante partite da disputare, dobbiamo cercare di vincerne il più possibile. Affrontiamo una squadra che si chiude bene dietro e poi riparte, se sono primi in classifica è perchè lo meritano. Loro ci aspetteranno e ripartiranno, noi non dobbiamo concedere nulla e fare gol il prima possibile, se non ci riusciamo bisogna essere pazienti. È una partita assolutamente da vincere.
La differenza tra il campionato italiano e l’Europa c’è, ogni paese ha il suo calcio. In Italia siamo più abituati a vedere la partita, in Inghilterra c’è maggiore intensità. Contro lo Spartak Mosca abbiamo fatto una buona gara fino al 60′ quando siamo crollati a causa dell’espulsione. Ci dobbiamo adeguare al calcio proposto dagli avversari e fare il nostro, per noi conta vincere le partite. Giocando al nostro livello, possiamo vincere con chiunque. Sono stato fortunato ad imparare l’italiano a scuola, poi sono venuto qui dove c’è una scuola molto attenta alla tattica difensiva, mi hanno aiutato gli allenatori da Benitez a Spalletti.”
RIGUARDO LA SQUADRA
“Mi fa piacere che il mister mi chiami comandante, so che in questa squadra ci sono tanti calciatori importanti, sono qui da anni, il mister mi ha detto che la squadra ha bisogno che io parli, gli do tutto ciò che mi chiede. Nello spogliatoio si vive bene, quando vinciamo è sempre più facile. Bisogna gestire tutti i giocatori allo stesso modo, abbiamo grande serietà per il lavoro, poi dobbiamo essere pronti quando inizia la partita domani, ridiamo dopo quando avremo vinto. È vero che questo gruppo è uno dei più forti in cui ho giocato, l’anno scorso c’erano un po’ di infortuni e poi ci è mancato qualcosa. Il mister è venuto e ha voluto lavorare con questo gruppo che è fatto di campioni. I risultati stanno dimostrando che non mi sbagliavo nel definire uno dei migliori quest’organico. Dobbiamo stare con i piedi per terra.”
SULL’EPISODIO A FIRENZE
Quello che è successo l’ho superato grazie ai compagni, la squadra, lo staff che mi è stato sempre vicino. Ho ricevuto tantissimi messaggi di personaggi in Italia, sia giocatori sia personaggi pubblici che mi hanno mandato tanto affetto e mi ha fatto molto piacere. Non ho dormito due notti, mi dispiace per quello che è accaduto al ragazzo, ho anche pensato di aver sbagliato io. Mi hanno chiamato anche da Firenze per incontrarlo, sono disponibile anche per capire cosa gli è balzato in testa in quel momento. La cosa più importante è che andiamo avanti in questa lotta perché ci tengo tantissimo da quando sono arrivato in Italia.”