“Lettera al Cholito”
A Napoli si sogna e qualche volta i sogni si avverano. Se giochi a Napoli senti la magia e ne diventi il mago senza rendertene conto.
© “SIMEONE” – FOTO MOSCA
Sembrano passati solo pochi mesi da quel doloroso e nevrotico addio di Gonzalo Higuain. In realtà sono passati sette anni ed ora siamo qui a guardare il suo ritiro dal calcio giocato provando un po’ di tristezza. Il Pipita aveva riportato l’Argentina a Napoli e, come ogni argentino che si rispetti all’ombra del Vesuvio, aveva fatto innamorare i tifosi. Siamo passati dal Pocho, mancato elettricista, al Pipita per arrivare a lui, il più sottovalutato Cholito Simeone.
Nato nel 1995 a Buenos Aires, come ogni figlio di Diego sogna in grande, tanto da tatuarsi il pallone della Champions League sul polso. La sua carriera parte nel River Plate per poi, dopo un anno al Banfield, approdare in Italia. Da quel momento cambia il suo destino. Arriva a Genoa nella stagione 2016/2017, proprio quando Higuain saluta Napoli, rispondendo bene con 12 gol in 35 presenze. L’argentino ha soli 21 anni, è giovane e forte e perciò attira l’attenzione della Fiorentina, quella maledetta Fiorentina.
“Cholito sappi quanto ti abbiamo odiato quell’anno….
20 gol in 74 presenze e solo 3 contro noi in quel brutto 29 aprile 2018. Perdemmo uno scudetto, chissà come dopo quasi 30 anni ci eravamo tanto vicini, ma il cholito aveva deciso di farsi odiare non sapendo ancora che sarebbe diventato poi l’uomo cardine dell’attacco azzurro”. Cagliari e poi Verona che firmano la sua consacrazione e maturità e il conseguente approdo al Napoli per volere del fato o meglio di qualcuno che ce lo ha voluto mandare. Si, perché noi napoletani crediamo in queste cose, nel destino. Siamo e saremo eterni romantici.
Il destino ci vuole insieme
Ora sei qui, anche tu lo hai detto, nel posto giusto. Ti senti italiano e argentino come noi e fidati diventerai napoletano, a meno che tu non lo sia già dentro e chissà da quanto. Sempre sorridente e volenteroso, sempre felice e umile come solo i napoletani lo sanno essere, contro tutti i luoghi comuni. Abbiamo tanto in comune Cholito; la “cazzimma”, il sogno ed uno stupido pallone nel cuore. Il destino ci vuole insieme e lo dimostra anche il tuo primo gol in Champions tanto atteso e desiderato fin da bambino. Il tuo pianto significa tanto per te ma anche per noi che quel gol lo abbiamo sognato dal primo momento che sei arrivato.
A Napoli si sogna e qualche volta i sogni si avverano. Se giochi a Napoli senti la magia e ne diventi il mago senza rendertene conto. Viviamo di calcio, perché il calcio ci ha rialzato nei momenti dove non c’era niente se non il ragazzo con la 10 sulle spalle.
L’argentina è tornata a Napoli, un’altra volta, ma ora per fare la storia…