Scontri ultras sull’A1, indagato il capo dei Fedayn
La Digos ha effettuato un maxi blitz per individuare i responsabili degli scontri tra gli ultras del Napoli e quelli della Roma sull'A1.

Nella giornata di ieri la Digos ha effettuato un maxi blitz per individuare i responsabili degli scontri tra i tifosi del Napoli e quelli della Roma avvenuti lo scorso 8 gennaio sull’autostrada A1. Tra i perquisiti 20 sono ultrà giallorossi, 12 partenopei, ed uno che è invece un ultrà dell’Arezzo, evidentemente gemellato con una delle altre tifoserie coinvolte. Inoltre, secondo quanto rivelato dal Messaggero, risulta indagato il capo dei Fedayn. Il quotidiano romano scrive:
“Tra loro c’è anche l’attuale capo dei Fedayn e altri esponenti dello storico gruppo della Curva Sud. Ma tra gli indagati sono finiti anche pezzi dei gruppi “Roma”, vicino all’estrema destra, e “Romanismo”. I loro volti sono stati riconosciuti dagli uomini della Digos di Roma. Mentre il tifoso aretino è accusato di avere accompagnato Martino di Tosto, ferito durante gli scontri e abbandonato nel piazzale del pronto soccorso con due tagli alla coscia e al polpaccio. Dopo averlo lasciato era fuggito per non essere identificato”.
I reati ipotizzati, vanno dalla rissa, che era stata già contestata ai 5 arrestati della prima ora (ma solo uno dei fermi fu poi convalidato, dal giudice Elena Pisto ad Arezzo, nei riguardi di un ultrà romanista, cuoco di professione) all’attentato alla sicurezza dei trasporti e all’interruzione di pubblico servizio.