Spalletti: “Vi spiego il passaggio a 3 dietro”

Spalletti, al termine della partita, ha speso parole al miele per tutto il reparto arretrato, sottolineando le loro capacità di adattamento a seconda della partita e del momento.

Spalletti - Russia
Articolo di Redazione SDS22/10/2021

© “SPALLETTI”– FOTO MOSCA

Luciano Spalletti, orgoglioso della prestazione dei suoi ragazzi, si è presentato ai microfoni di Dazn molto disponibile e generoso di spiegazioni. Il tecnico di Certaldo ha speso parole al miele per tutto il reparto arretrato, sottolineando le capacità di adattamento dell’intero pacchetto difensivo a seconda dei momenti della partita, e dell’avversario in campo.

Chiude con una battuta sulla sconfitta pesante subita dalla Roma per 6-1 contro il Bodo/Glimt. La parola d’ordine è non farsi ingannare da questa debacle inaspettata dei giallorossi. Quella di domenica sarà una partita fondamentale per il destino in campionato del Napoli, e Spalletti questo lo sa bene.

Il Napoli ha vinto questa partita avendo un grandissimo atteggiamento. Non era facile, il Legia chiuso così sa creare problemi in ripartenza. Noi abbiamo avuto pazienza nel trovare lo spazio per colpire. Chi è entrato, è entrato motivatissimo, facendo quello che doveva. Diventa tutto più facile quando c’è questa disponibilità qui”.

Oggi siete passati anche alla difesa a tre: è un Napoli multiforme? 

Quando si ha tanti calciatori si possono usare anche cose differenti rispetto a ciò a cui siamo abituati. Questo può creare disturbo all’avversario nel prendere le misure, è una cosa normalissima e l’hanno interpretato benissimo”.

Che risposte ha avuto da quei calciatori che giocano meno? 

Benissimo tutti oggi, specie chi ha giocato meno che ha dato una risposta al livello di quelli che giocano sempre. Così è tutto più facile.

La Roma ha perso 6-1 col Bodo/Glimt: cosa si aspetta domenica? 

“Mi aspetto una squadra forte davanti, con un allenatore fortissima e una società ambizioso. Noi dovremo metterci qualcosina in più rispetto alle ultime buone partite proprio per l’importanza dell’avversario”.