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Perché Retegui è soprannominato “El Chapita”?

Perché Retegui è soprannominato “El Chapita”?

© “RETEGUI” – FOTO MOSCA

Mateo Retegui non si è fatto pregare ed alla prima gara con l’Italia ha subito gonfiato la rete contro l’Inghilterra. Il calciatore italo-argentino, nonostante vesta la maglia azzurra, porta con sé un bagaglio tecnico e culturale sostanzialmente latino. Oltre che al modo di giocare, anche per quanto riguarda il suo soprannome, anzi, il suo apodo.

In Sudamerica se ti affibbiano un soprannome difficilmente riuscirai a sganciartene: è un affidamento di valore, che può fondare il suo significato in aspetti caratteriali o fisici. Non solo, alcuni derivano anche da cartoni animati, oppure è una questione ereditaria. Quest’ultimo è proprio il caso del nuovo gioiello della Nazionale di Roberto Mancini.

Retegui, perché “El Chapita”?

Come abbiamo detto, questo apodo non riguarda caratteristiche proprie del calciatore, ma richiama quello di suo padre, Carlos José Retegui. Il padre di Mateo, plurititolato campione di Hockey su prato, veniva chiamato “El Chapa” per via della sua abilità e della sua forza fisica manifestata nel corso della sua carriera da giocatore. Peculiarità degli apodo latini, però, è quella dell’incertezza delle origini; il soprannome, infatti, potrebbe anche riferirsi ad altro. Chapa, in alcune regioni dell’America Latina, può anche essere un nomignolo per riferirsi ad una persona caratterizzata da una forte personalità.

Ad ogni modo l’Italia intera farà bene a studiare un po’ di lingua del Fútbol, dato che molto probabilmente questo giovane attaccante sarà una delle colonne portanti degli azzurri del futuro. Posate il caffè, da stasera si beve il mate.

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