Imola 2025: trionfa ancora Max Verstappen

Anche quest’anno, lungo le sponde del Santerno, si è svolta la quinta edizione del Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna.

Max Verstappen pilota della Red Bull
Articolo di Fabio Marino23/05/2025

Questo evento riveste un’importanza particolare per le squadre, i piloti, e soprattutto per i tifosi della Ferrari che la considerano una gara di casa vista la vicinanza con Maranello, situata a soli 90 chilometri di distanza.
Qui le squadre hanno avuto l’opportunità di testare la nuova mescola soft C6, un compound che verrà utilizzato nei prossimi circuiti a bassa severità, come a Montreal e a Montecarlo. Sul circuito Enzo e Dino Ferrari è stato impiegato esclusivamente tra venerdì e sabato nelle fasi di prova e di qualifica, poiché garantiva un maggiore grip sul giro secco, mentre sui long run mostrava un’elevata usura, a causa della natura del tracciato, caratterizzato da frequenti cambi di pendenza e carreggiata stretta. Questo circuito pone sfide specifiche ai piloti, essendo delimitato da ghiaia e muri che penalizzano severamente gli errori di guida.
Non è un caso che la competizione è stata ricca di colpi di scena. Gli analisti si aspettavano una corsa monotona, ma così non è stato perché è stato offerto un puro spettacolo. I piloti, tra cui Verstappen, Leclerc e Piastri, hanno dimostrato un notevole manico con i sorpassi su un tracciato old school evidenziando il fatto che non sono affatto impossibili. In una pista vera, si è visto come il ruolo del pilota sia determinante rispetto al mezzo che guida. Durante tutto il weekend, si sono verificati numerosi episodi in cui l’abilità umana ha compensato le carenze delle vetture o la loro inferiorità rispetto al resto della concorrenza. Esemplare sono stati la mancata pole position, per un soffio, di Verstappen contro l’astronave McLaren e la rimonta in gara dei due piloti Ferrari che partivano rispettivamente dall’undicesima e dalla dodicesima posizione. Anche le scuderie minori sono riuscite a mettersi in luce dimostrando di avere un passo non lontano dai top team.
La gara si è decisa principalmente alla partenza, dove Verstappen ha dimostrato ancora una volta di avere una marcia in più, sorpassando Piastri con una manovra impeccabile e imponendo poi il suo ritmo. I piloti partiti dalle retrovie hanno tentato il jolly con la strategia delle due soste con gomma hard, ma queste tattiche sono state influenzate dai ritiri di Ocon e di Antonelli, che hanno determinato l’ingresso della virtual safety car e della safety car, alterando così il corso della gara. Perfino Leclerc si è lamentato via radio che i piani sono stati stravolti.
Ma la sicurezza, si sa, viene prima di tutto e tali misure sono necessarie su una pista, come quella di oggi, stretta e con poche vie di fuga. Le decisioni della FIA lasciano qualche dubbio poiché i momenti clou avevano circostanze simili e non si spiega il motivo per cui in entrambi i casi non sia stata utilizzata esclusivamente la safety car.
Così chi si è ritrovato in fondo o in mezzo al gruppo ha dovuto metterci del suo se voleva arrivare a punti in una pista che offre, sulla carta, solo un punto di sorpasso, precisamente alla chicane del Tamburello.
Sappiamo che solo dopo il primo rettilineo, alla chicane del Tamburello, c’è il possibile punto di sorpasso con queste auto, ma soltanto chi ha avuto coraggio è riuscito a imporsi senza aspettare la fatidica curva.
La vittoria del pilota olandese riduce le distanze con il duo papaya nel campionato, rendendo la competizione più equilibrata e incerta.