La cantera del Barca, l’unica speranza in un calcio sporco

Xavi riparte dai giovani, dal coraggio che a noi sembra follia, da questa scelta che in Italia è parvenza di ignoranza.

Articolo di Federico Grassi23/10/2023

Che bello il calcio quando lo si vive come si deve. Minuto 79 Atletico Bilbao-Barcellona è ferma sul risultato di 0-0, Xavi è in emergenza, i suoi top sono in tribuna, è costretto ad inserire l’ennesimo ragazzo della cantera blaugrana. Marcu Guiu 17 anni prima partita da professionista si bacia la mano il campo ed entra; Giro palla, verticalizzazione per Joao Felix che in un lampo imbuca per Guiu che a testa bassa stoppa di sinistro (primo tocco da professionista) e apre il piattone destro, freddo imbuca alle spalle di Unai Simon, portiere titolare della nazionale spagnola. 23 secondi più belli della sua vita, i genitori in lacrime e anche io. Non sa come esultare, si limita ad allargare le braccia e ad urlare “vamos”, d’altronde non ha nemmeno 18 anni…io sarei svenuto. Il Barcellona vola a meno 1 dalle capoliste Real Madrid e a sorpresa un Girona assurdo, del quale ci sarebbero da dire tante cose. Xavi riparte da questo cambio, dal coraggio che a noi sembra follia, da questa scelta che in Italia è parvenza di ignoranza. Yamal (16), Guiu (17), Gavi (19) Fermin (19), balde (20) e pedri (20), tolti due gli altri in Serie A a malincuore farebbero panchina.

C’è da riflettere e non poco, da noi non esistono? O ci si limita semplicemente al quotidiano e non all’innovazione. Il calcio in Spagna con questo Barcellona e con un Girona che vola riprende la scena mondiale. Il calcio è questo, è emozioni, è fantasia, è sogno, quello che da bambini si inseguiva tutti i giorni. La bellezza dello sport, la bellezza di un semplice pallone che rotolando trasmette pace e illumina gli occhi. Grazie Xavi, grazie cantera del Barca; un barlume di speranza allora c’è in un calcio sporcato dal vile denaro.