Belgio, Vertonghen: “Ho paura di parlare, siamo sotto controllo”
Il centrale del Belgio, Jan Vertonghen, ha esposto la sua tesi riguardo le varie restrizioni imposte a tifosi e giocatori durante il Mondiale.
Il Mondiale in Qatar di certo non è partito con il piede giusto. Dopo le tante discussioni e critiche sulle restrizioni imposte a tifosi e giocatori, negli ultimi giorni i capitani delle nazionali non hanno potuto indossare la fascia “One Love“.
Il centrale del Belgio, Jan Vertonghen, ha esposto la sua tesi a riguardo.
Ecco le sue parole:
“Se fai una dichiarazione ora su quella fascia da capitano, vale a punirti da solo. Ora ho paura di dire qualcosa. Non mi sento a mio agio a parlarne. Ho il timore di dire qualcosa riguardo le questioni perché ho paura mi venga preclusa la possibilità di giocare titolare la prossima gara. Questa è una cosa che non ho mai sperimentato nel mondo del calcio e non voglio mai più sperimentarla di nuovo, perché non è per niente una bella cosa. Siamo sotto controllo”.
“Non mi piace fare dichiarazioni politiche. Siamo qui per giocare a calcio e, se non possiamo farlo a causa di fare una dichiarazione atta a dire cose normali come ‘no’ al razzismo e alla discriminazione, allora cosa? Cosa possiamo fare? In merito alla questione non voglio dire più niente. Credo di aver detto anche abbastanza, domani alle ore 22 voglio giocare”.