Le Pagelle Brillanti: tutti bene, fino al calcio d’inizio
Le Pagelle Brillanti de "Il Punto Brillante" della disfatta azzurra contro il grande Barcellona di Xavi.
© “SPALLETTI – FINE PARTITA” – FOTO MOSCA
MERET 5
Avremmo perso pure con Zoff e Buffon tutti e due insieme in porta. Però quello che sorprende è la sua apatía. Zero colpe sui 4 gol perché non si butta nemmeno quindi non sapremo mai se ce l’avrebbe fatta.
DI LORENZO 5
È uno dei principali protagonisti del nuovo gioco che sta spopolando sui social, ovvero “Palla a loro“. In pratica vince chi nella propria area concede per prima la palla agli avversari per farli cacciare in porta. E lui è sul pezzo.
RRAHMANI 4,5
Il kosovaro invece è campione della serata musicale, con la canzone rap “Non lo fermare, fallo tirare“. Guarda Aubameyang sul raddoppio, manco fosse la farfallina di Belén. Male anche sul primo gol quando deve fare un fallo da wrestling ed invece sceglie la passeggiata per Positano.
KOULIBALY 5
Se gli avessero dato un milione per ogni palla persa, sarebbe più ricco di Insigne. In grande difficoltà sui movimenti degli attaccanti blaugrana, prova avventure in avanti ma becca solo 2 di picche. Serata più difficile di un congiuntivo per Cassano.
MARIO RUI 5,5
Traore è Roberto Bolle, lui è un ballerino di Amici. Però ci mette tantissima grinta, caratteristica sconosciuta a questo Napoli quanto la diplomazia a Putin. Ed il che non venga ammonito fa più notizia del divorzio tra Ilary Blasi e Totti.
DEMME 4
A centrocampo il Barça lo tratta come se fosse un fantasma, passando attraverso il suo corpo. Ricordate Ghost? In ritardo sul primo gol, in ritardo sul secondo, in ritardo sul terzo. La circumvesuviana vicino a lui è la metro di Londra. O il Frecciarossa 1000.
FABIAN RUIZ 5
Il riposo di Cagliari ci voleva. Infatti è così riposato che si comporta come mio padre la domenica pomeriggio, pantofole e divano. Prova qualche giocata ma Piqué che gli palleggia in faccia e segna è la fotografia della sua serata.
ELMAS 4
Calcia, corre, pressa, non si ferma mai. Questo durante il riscaldamento, poi inizia la partita e sembra Mina, tutti sanno che c’è ma nessuno la vede mai. Se prendiamo in considerazione età, valore ipotetico del mercato, caratteristiche tecniche e fisiche… stiamo di fronte ad un affare da “Duchesca“.
ZIELINSKI 5
Dopo cinquanta sfumature di grigio e cinquanta di nero, ecco il terzo volume “Cinquanta minuti per capire che ci sei“. Anonimo come nemmeno cancelletto trentuno cancelletto. Un paio di spunti quando la qualificazione era meno probabile di un terno secco sulla ruota di Domodossola.
INSIGNE 4,5
Sta diventando sempre più goleador. È suo il gol che illude il Napoli di poter fare la remuntada. Nettamente in ripresa sul piano atletico, non cade mai quando viene contrastato, altruista quando in contropiede passa la palla ad Osimhen anziché calciare e in raddoppio su Adama Traoré, non gli concede mai la possibilità di essere pericoloso. Si prende la squadra sulle spalle da capitano vero, peccato che Spalletti lo sostituisca perché con lui avremmo fatto 4-4. E lui avrebbe fatto il 5-4 nei supplementari su azione perché ha il piede caldo. O con uno schema da calcio d’angolo, suo pezzo forte. Quei cento fischi sugli spalti sono da condannare. Pochi.
OSIMHEN 6,5
Al posto suo, quando per la cinquantasettesima volta la squadra perde palla in uscita, mi sarei steso a terra fingendomi morto. Appena tutta la squadra mi avrebbe accerchiato per capire le mie condizioni mi sarei alzato all’improvviso ed avrei urlato “dovete lanciare la palla a meeeeeeeeeeee“. L’unico con la voglia di vincere, come a Cagliari, nonostante limiti tecnici. Si procura un rigore dal nulla.
POLITANO 6,5
Per fare peggio di Elmas avrebbe dovuto dare una testata a Jordi Alba per farsi espellere. E nemmeno, perché avrebbe lasciato il Napoli in 10, quindi stessa condizione di Elmas. Non sempre fa la cosa giusta, ma ci mette corsa e cazzimma. Bello il gol nel finale. Con la Lazio deve giocare. Con la Lazio deve giocare. Con la Lazio deve giocare. Con la Lazio deve giocare!
GHOULAM 6
Capisci che l’impresa è passata da improbabile ad impossibile quando lo vedi entrare in campo con la pettinatura di chi si è appena svegliato dopo una notte insonne. Oggi guadagna 4 milioni.
OUNAS 5,5
Sarebbe da pallone d’oro se ogni partita fosse decisa agli shoot out, ovvero quei rigori partendo da centrocampo senza nessuno intorno. Perché lui fa uno sport a parte dove esiste soltanto lui ed il pallone.
MERTENS 6
Può fare poco nei minuti finali ed infatti fa poco. Qualche fallo a due mani con le successive proteste e la palla recuperata del 2-4. Oggi guadagna più di 4 milioni.
PETAGNA 6
Lanciato nella mischia al minuto 82 per concedere ad Insigne la meritata standing ovation. Anzi standing UOVA-tion. Si impegna e sfiora anche la rete.
SPALLETTI 4
Il Barca era nettamente più forte ed avrebbe vinto lo stesso, però questi 180 minuti parlano di 77 occasioni blaugrana ed un paio del Napoli. Che poi non riesco mai a capire perché lo Sheriff possa vincere a Madrid ed il Napoli debba sempre uscire a testa alta oppure affermare “loro erano più forti“. Il filosofo da Certaldo ci mette del suo affrontando i maestri del palleggio cercando di vincere col palleggio o con gli schemi da calcio d’angolo, anziché giocare di contropiede. Atleticamente il Napoli sta crollando, tra infortuni e gente che cade in campo. E chi allena è lui. Stiamo a febbraio ed anche il secondo obiettivo è andato. Resta lo scudetto per entrare nella storia o la qualificazione Champions per entrare nel cuore di De Laurentiis.