Iervolino: “Calcio italiano è il più bello d’Europa. Salernitana? Spero in una stagione tranquilla”
Il presidente della Salernitana, Danilo Iervolino, è intervenuto a Palazzo Reale all'anniversario dei 130 anni deIl Mattino, soffermandosi su vari temi.
©️ “IERVOLINO” – FOTO MOSCA
Il presidente della Salernitana, Danilo Iervolino, è intervenuto a Palazzo Reale all’anniversario dei 130 anni de Il Mattino, soffermandosi su vari temi.
Sul calcio italiano
“Il calcio italiano è il più bello e autentico d’Europa, la lotta al vertice è stata straordinaria tra Milan, Inter e Napoli, ma è stato bello anche per l’Europa e per la salvezza. Ho vissuto l’emozione più grande della mia vita. Il 50% di ricavi di una società non dipendono dalla tua bravura, ma dalla Lega Calcio, ed è anomalo. Poi un altro problema sono i diritti all’estero e per farli crescere bisogna dare spazio alle grandi. È la loro capacità internazionale ad attrarre le altre nazioni e stimolarle a comprare i diritti. Non ci deve essere antagonismo tra piccole e grandi”.
Sul calo di interesse
“Bisogna sposare anche la transizione digitale, un modo nuovo di interagire con i fan. Una volta con De Laurentiis dicemmo che vedere una partita su un dispositivo è statico. C’è bisogno di interazione, non possiamo immaginare che la stessa partita che si vede in tv la si vede sul cellulare. L’emozione è diversa. Questa deve essere un’opportunità. Il cambiamento spaventa, è chiaro, ma è solo così che si generano nuove opportunità. Sono sicuro che il calcio italiano tornerà a primeggiare a livello europeo”.
Sulla Salernitana
“Spero che la Salernitana ci farà consumare meno le coronarie facendo un campionato più tranquillo. Lo merita la città e i tifosi. Salerno è una città che porta 35mila persone allo stadio ed è grande come una piccola città italiana da 120mila abitanti. Ha la percentuale più alta tra tifosi e abitanti.Il tifo è speciale, ci sono stati vicini, eravamo ultimi ma loro c’erano. In generale dal calcio mi aspetta una cosa e questo sarà il mio cavallo di battaglia all’interno della lega: dobbiamo stigmatizzare ogni forma di violenza. Ci dobbiamo impegnare, dalla Lega alla Figc. Se vogliamo migliorare questo spettacolo serve un clima in cui famiglie e bambini vadano tranquillamente allo stadio senza violenza che va punita”.