Breda: “La Salernitana ha patito la perdita di Djuric”
Roberto Breda, allenatore ed ex calciatore della Salernitana, ha espresso il suo parere sulla stagione del club granata.
©️ “BREDA” – FOTO MOSCA
Roberto Breda, allenatore ed ex calciatore della Salernitana, è intervenuto in diretta alla trasmissione Granatissimi, in cui si è parlato della sosta del Mondiale e del club di Danilo Iervolino.
Le parole di Breda
“La cosa bella è che ci sono giocatori della Salernitana, e questo non era mai capitato. Credo che sia un aspetto da non sottovalutare. Salerno e la Salernitana stanno entrando in una dimensione nuova e completamente diversa, a partire da Mazzocchi in azzurro e dai ragazzi che partecipano ora al Mondiale. Questo ritiro può servire a migliorare nelle fasi dove ci sono state delle carenze. Mancando solo 3-4 giocatori puoi lavorare bene e andare a limare i difetti visti finora. Altra cosa che è cambiata è che prima te la giocavi con le piccole. Ora invece sono tutte attrezzate e puoi giocartela con tutti. Può essere un periodo molto interessante per andare a creare quell’alternativa che è mancata finora”.
Sulla stagione e sulla Serie A
“Non è un campionato facile e nasce da aspettative molto alte, perché ci sono stati investimenti importanti. Tanti ragazzi però hanno ancora bisogno di tempo e adattamento. Dal punto di vista tattico c’è stata una grandissima perdita che è quella di Djuric, che faceva gioco senza fatica, saltando il pressing avversario grazie a una torre. Con gli attaccanti a disposizione adesso c’è bisogno di maggior manovra. Nelle transizioni, giocando palla a terra, rischi di prendere delle ripartenze. Io punterei sul suo ritorno se fosse possibile. Per il resto, credo che sia mancato Bohinen: è il regista moderno, ha tanta qualità, si inserisce con dinamismo e personalità. Recuperare lui è importante. Poi ci sono dei ragazzi che stanno crescendo e che devono dare un grande contributo”.
Riguardo Nicola
“Non mi piace il trattamento che gli si sta dando. Io continuo a credere che stia facendo un lavoro importante e non mi piace vederlo in discussione. Allo stesso modo non mi piace che all’interno della società ci siano delle correnti che lo delegittimano. Io penso che per i risultati che ci sono stati non può esistere questa cosa qui. Sta facendo un lavoro che sembra che la salvezza sia scontata, ma non è così. Alla società forse manca un pizzico di esperienza e bisogna aiutarla a vedere le situazioni con maggior chiarezza. I momenti di difficoltà ci sono sempre”.
Sul rifiuto di allenare l’Avellino
“Io ho rispetto anzitutto della Salernitana e anche dell’Avellino. È un posto che ha un bell’ambiente ma ho troppi intrecci tra Salerno ed Avellino, non si può proprio fare. Ho giocato sia a Samp che Genoa, a Catania e Messina, ma ad Avellino proprio non posso. Li ho ringraziati ma non si poteva, era giusto così”.