Bari, Marino: “Dobbiamo essere aggressivi. Vi spiego perché ho tolto Kallon”
L'allenatore del Bari, Pasquale Marino, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita contro la Reggiana.
L’allenatore del Bari, Pasquale Marino, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita contro la Reggiana. Queste le principali dichiarazioni dell’allenatore biancorosso riportate da Radio Selene:
PUSCAS – “Sta bene, si è allenato bene come tutta la squadra. Faremo le nostre scelte in queste ore. Lui e Nasti insieme? Per gli equilibri attuali, giocare con due punte centrali dall’inizio viene più difficile”
RIMONTA DI ASCOLI – “Io ne conto due, quelle di Ascoli e Piacenza con la FeralpiSalò. Se poi vai in vantaggio di un gol, può capitare di prendere il pareggio, vedi con il Modena o con la Sampdoria. Dobbiamo assolutamente evitare situazioni come quella di Ascoli, la squadra ora lotta in maniera più compatta rispetto a qualche mese fa. Trovo normale fare dei cambi quando vinci 2-0. Si sono definiti i cambi sbagliati ma l’analisi che fa un allenatore è completamente diversa. Secondo me ci sono altri perché da migliorare. I dati dicono che nei primi 20 minuti avevamo fatto un possesso palla del 70% contro il 30% dell’Ascoli, a fine partita poi era Ascoli 58 e noi 42. L‘indice di pericolosità dell’Ascoli è stato maggiore dal 1′ al 60’, quando loro hanno concluso all’interno dell’area e Brenno ha fatto due belle parate. Poi loro hanno segnato su un rigore alquanto dubbio, visto dallo stesso arbitro che aveva avuto bisogno del Var per vedere il fallo netto su Edjouma. Se guardiamo alla partita, dobbiamo vedere i dati di fatto. Ci sta che i giornalisti dicano che ho sbagliato i cambi, io invece devo capire perché dal 20′ al 90′ abbiamo avuto una sola occasione da gol. Dobbiamo avere più continuità nella gestione”.
CALI DURANTE LE PARTITE – “Nell’ultimo segmento di gara abbiamo rischiato solo su due episodi, di cui un pallone perso in uscita. Se cali fisicamente, quello che hanno fatto nel quarto d’ora del secondo tempo, lo fanno per tutto il secondo tempo. Dobbiamo avere una mentalità diversa, senza avere l’ansia di portare a termine il risultato. Quando ci muoviamo nei tempi giusti sappiamo mettere tutti in difficoltà”.
CONDIZIONI VICARI – “Il ragazzo è a posto, ci sarà contro la Reggiana”.
GESTIONE DEL GRUPPO – “La crescita c’è stata, abbiamo chiuso il 2023 con pochi gol all’attivo e ora arriviamo alla conclusione con più facilità. Dobbiamo cercare di migliorare sotto tanti aspetti. Ad Ascoli ho tolto Kallon perché il ragazzo va gestito, dopo la Ternana l’abbiamo dovuto fermare per due giorni per permettergli di recuperare. Dobbiamo gestire gli inserimenti dal punto di vista fisico. Io dico che la squadra ha margini di miglioramento. Dobbiamo esserne consapevoli, siamo una squadra forte”.
REGGIANA E PAREGGI – “Hanno qualità, con i mediani che impostano tanto e i tre difensori che palleggiano molto. Se li facciamo ragionare troppo, ci possono mettere in difficoltà con il possesso palla. Dobbiamo essere aggressivi e quando andiamo in pressing dobbiamo farlo con la giusta ferocia. Nesta dice che devono prendere meno gol? Io dico che siamo migliorati nei movimenti degli ultimi metri, dobbiamo essere più continui nel riproporli”.
BENALI – “Ha avuto una crescita esponenziale, soprattutto se pensiamo che in carriera ha fatto poche partite in quella posizione. Sta migliorando tanto nel lavoro senza il pallone, sono contento perché stanno crescendo in tanti. Penso a Ricci, per esempio, o Edjouma e Maita”.
SODDISFAZIONE PER ORGANICO – “Sono arrivate a Bari le prime scelte che c’erano sul mercato. Siamo felici di questo. Abbiamo le potenzialità per fare un ottimo girone di ritorno”.
REGALO DA NONNO – “Divento nonno tra qualche mese ed è una bella soddisfazione. Se portassi il Bari in A dopo potrei anche smettere, è la società tra le più blasonate che ho allenato”.
LULIC – “Maita non ha colpe sul pareggio dell’Ascoli, Lulic sta crescendo dal punto di vista fisico. Viene da un infortunio lungo e ha bisogno di recuperare minutaggio di partita in partita”.