L’involuzione di Insigne dopo le distrazioni di Toronto
Proprio nella stagione in cui sono germogliati di nuovo i sogni di scudetto, le porte sono diventate sempre più piccole.

© “INSIGNE” – FOTO MOSCA
Non è certamente un momento felice per Lorenzo Insigne. A Napoli “iniziano ad avvertirsi i primi fischi”, come scrive quest’oggi il Corriere dello Sport:
“Ci sono comunque dieci anni che valgono, la condivisione di un’epoca che sta lì e quel retrogusto amaro che rischia di avvelenare le ultime dodici settimane da attraversare insieme: non è mai stato facile vivere da Insigne, perché lo raccontavano i latini quanto fosse comprensibile trasformarsi in profeta in Patria, ma ora che sta cominciando quel lungo viaggio, destinazione Canada, riemergono le distanze – mai azzerate – di una relazione sempre estremamente «pericolosa» e raramente contagiosa.
Proprio nella stagione in cui sono germogliati di nuovo i sogni di scudetto, le porte sono diventate piccole fino a farlo sbattergli il muso contro. E l’Insigne che in campionato consegna il proprio compito terribilmente in bianco – semplicemente sei rigori – diventa quasi istintivamente il manifesto d’una involuzione ch’è figlia delle distrazioni pre e post-contrattuali con il Toronto, e si ritrova nel ruolo di uno dei protagonisti d’un divorzio che nessuno (e neanche De Laurentiis) ha voluto evitare”.