Mondiali, nessuno mai come il Qatar: ecco il primato negativo

Sei mesi di ritiro per prepararsi al Mondiale e solamente cinque giorni per essere già fuori dai giochi. Nessun paese ospitante aveva fatto peggio.

Articolo di Redazione SDS26/11/2022

Mentre il Mondiale più discusso e criticato della storia continua imperterrito con colpi di scena, conosciamo già il nome della prima eliminata: si tratta proprio dei padroni di casa, il Qatar. Dopo le sconfitte con Ecuador e Senegal, il paese ospitante è già matematicamente fuori dal girone con 0 punti, nonostante la lunghissima preparazione che ha preceduto la competizione. Dal 1930, nessuna nazionale ha fatto peggio del team asiatico in un Mondiale giocato di fronte al proprio pubblico.

In molti casi, il paese che ha ospitato un edizione del Mondiale è riuscito a raggiungere la finale della competizione, spesso riuscendo anche a laurearsi campione del mondo: è quanto accaduto all’Uruguay nel 1930, all’ Italia nel 1934, alla Spagna nel 1964, all’Inghilterra nel 1966, nel 1974 alla Germania e nell’edizione seguente all’Argentina ed alla Francia nel 1984 e nel 1998.

Sospinti dalla carica del pubblico e dal clima di casa, con la voglia di dimostrare la propria forza al paese, le nazionali di casa hanno quasi sempre raggiunto la fase ad eliminazione diretta. E non sono mancate alcune clamorose sorprese. L’aria di casa si è rivelata un’incredibile arma a favore della Svezia, che nelle due edizioni domestiche ha raggiunto la finale nel 1958 e la semifinale nel 1992. Stesso traguardo raggiunto anche dal Cile nel 1962 e dall’inarrestabile Corea del Sud nel 2002. Nell’ultima edizione, fece scalpore anche il percorso della Russia, di certo non favorita, che si spinse fino ai quarti di finale spinta dalle reti di Cheryshev.

Tra i paesi ospitanti, solamente tre squadre non hanno passato il girone, chi per sfortuna, chi per demeriti. Nel 1982, la Spagna non superò il doppio girone che prevedeva l’organizzazione dell’epoca. Dopo aver superato il primo step alle spalle dell’Irlanda del Nord, le Furie Rosse conclusero il secondo turno alle spalle di Germania e Inghilterra. Nel 2010 fu il turno del Sudafrica che, nonostante i 4 punti conquistati, dovette abbandonare la competizione per una peggiore differenza reti rispetto al Messico. E tocca ora al Qatar, che attendeva la rassegna iridata da ben 12 anni e che ha affrontato un lunghissimo percorso per non sfigurare di fronte al proprio pubblico. Sono bastati appena 5 giorni di competizione per rendere vano un ritiro durato addirittura 6 mesi.