Nicola: “Non è uno scontro salvezza, domani metteremmo in campo entusiasmo e idee”

Nicola continua a presentare la gara, facendo il punto della situazione su alcuni dei suoi uomini e sul come gestire calciatori a rischio infortuni.

Articolo di Redazione SDS27/08/2022

© “DAVIDE NICOLA” – FOTO MOSCA

Nicola, dopo aver parlato della sua squadra e dei risultati che sta producendo l’allenamento, si sofferma su alcuni calciatori ed elogia i suoi tifosi.

L’infortunio di Radovanovic ha fatto discutere. Una ricaduta non appena è stato gettato nella mischia. Chi decide chi mandare in campo rispetto a situazioni a rischio?
“Vi spiego come stanno le cose e come siamo organizzati in questo senso. Quando c’è un infortunio, il calciatore viene preso in consegna dallo staff medico che determina il tipo di problema e poi si stila il programma di recupero. Al termine di un percorso personalizzato e individuale, l’atleta viene inserito in gruppo e lo staff tecnico si confronta con il dottore per ragionare in ottica minutaggio e intensità.

Se il calciatore riesce ad allenarsi per due settimane senza intoppi, vengono eseguiti ulteriori esami strumentali anche a scopo precauzionale che possano scongiurare qualunque tipo di rischio. Se è tutto ok mi dicono che è a disposizione. Non puoi avere tutto sotto controllo al 100%, questo deve essere chiaro. Ogni dieci allenamenti e ogni tre partite c’è un potenziale infortunio e vale per tutti, da questo punto di vista abbiamo un tasso molto basso. Se Lovato, Ribery e Bohinen sono fuori per problemi di natura traumatica c’è poco da fare, accade in ogni squadra di calcio”.

Cosa si aspetta dai tifosi?
“Io mi aspetto tanto da me stesso e da chi lavora con me. Ciò che la gente sta facendo per noi è sotto gli occhi di tutti e non dobbiamo aggiungere altro”.

Salernitana-Sampdoria è uno scontro salvezza?
“E’ troppo presto, siamo appena alla terza giornata. Vogliamo fare una grande partita, davanti al nostro pubblico, con la giusta interpretazione mentale e la voglia di mettere in campo entusiasmo e idee. Dobbiamo creare un connubio con la nostra gente, rappresentandoli al meglio affinché possiamo goderci il loro tifo”.

Si parla tanto di mercato in entrata, ma come si gestiscono i tanti elementi in uscita?
“Anzitutto posso assicurarvi che sono tutti grandi professionisti che si sono messi totalmente a disposizione dello staff tecnico. Qualcuno è consapevole che, nelle prossime ore, potrebbe cambiare lido. Fa parte del calcio, sono cose che accadono da sempre e dappertutto. E’ una soddisfazione, comunque, ricevere i complimenti per aver messo a disposizione di un altro club un giocatore che si è presentato lì in condizioni ottimali. Mi riferisco a Cavion“.

Quanto sta crescendo Valencia?
“E’ stato importante conoscerne bene le caratteristiche di uomo e calciatore. E’ una seconda punta che attacca lo spazio e che deve migliorare, allenandosi non potrà che migliorare”.

L’anno scorso, battendo la Sampdoria, iniziò una grande rimonta. Questo è uno stimolo in più?
“Corsi e ricorsi storici li lascio a voi, a me interessa mettere un campo una Salernitana valida che possa far bella figura davanti al nostro pubblico”.

Lassana play è una ipotesi?
“No. O Maggiore, o Kastanos o Vilhena”.