Nicola: “Non siamo ancora al top. Non segniamo? Ne riparliamo tra 10 gare”

Davide Nicola presenta la gara contro la Sampdoria, valida per la terza giornata di Serie A. Il tecnico (non) parla di mercato, evidenzia alcuni pregi della sua squadra e motiva i suoi calciatori.

Articolo di Redazione SDS27/08/2022

© “NICOLA” – FOTO MOSCA

Davide Nicola presenta la gara contro la Sampdoria in vista della terza giornata di Seria A; i campani sono alla ricerca della prima vittoria stagionale dopo la sconfitta contro la Roma ed il pareggio strappato all’Udinese.

Mancano Bohinen e Radovanovic, chi potrebbe essere il regista nella partita di domani?
“Abbiamo le idee molto chiare, in questa settimana abbiamo lavorato molto e sotto tanti punti di vista. Ci siamo divertiti, ho visto grande applicazione nei ragazzi. Noto sinergie e movimenti fluidi, oggi per esempio credo che abbiamo fatto una rifinitura di ottimo livello. Mi stanno piacendo sempre di più e stiamo acquisendo consapevolezza e convinzione, sono certo che dopo Lecce mostreremo ancora più certezze. Quanto al centrocampista centrale, ho provato tre soluzioni e domani vedrete. Non voglio dare vantaggi all’avversario ed è opportuno non dire altro“.

Un solo gol subito, ma zero segnati. Cosa dice questa statistica?
“Lo scopo è di produrre occasioni e di far gol concedendo poco. Sembra una frase scontata, ma è così. L’equilibrio va ricercato nelle due fasi. Se analizziamo le due partite è evidente che abbiamo avuto chance per segnare, il mio calcio deve essere aggressivo e, possibilmente, imprevedibile. Ci sono tre angolazioni da difendere, c’è un uno contro uno da accettare con estrema convinzione ma occorre tempo per essere completi e consapevoli. 180 minuti, comunque, non producono numeri a sufficienza per definire una tendenza. Ne riparliamo tra 8-10 gare”.

Un difensore e un attaccante in arrivo, manca solo questo?
“Noi portiamo avanti un progetto tecnico-tattico, chi è arrivato era adatto al nostro tipo di gioco e sono molto soddisfatto del lavoro della società. La squadra mi piace, il gruppo si sta amalgamando e siamo stati molto assieme anche al di fuori del campo. Questo aiuta a conoscerci meglio, a stare bene insieme. E sono cose che incidono nella prestazione della domenica. In questo momento mi godo la crescita degli elementi a disposizione, fa ancora molto caldo ma vedo una fluidità mentale e fisica che lascia ben sperare.

Alcuni calciatori devono ultimare il processo di ambientamento, per tanti sono metodologie di lavoro nuove. Come ho detto prima, la sosta post Lecce potrebbe darci un grosso contributo. Chi era in ritiro sta già raccogliendo i frutti del lavoro svolto, gli altri migliorano quotidianamente. E vi dico una cosa: per farvi apprezzare il senso d’appartenenza dei ragazzi potremmo aprire le porte degli allenamenti una volta a settimana”.

Dal 7% allo scetticismo di molti addetti ai lavori. Come mai in tanti non credono nella Salernitana?
“Noi abbiamo conquistato una salvezza che rimarrà negli annali, ma successivamente abbiamo dovuto strutturare squadra e società in modo diverso. Lavoriamo a 360°, dentro e fuori il rettangolo di gioco. Vogliamo fare del nostro meglio sin da subito, domani dobbiamo fare punti perchè aiuta il percorso di crescita. Il resto non mi interessa”.

La Salernitana di Nicola produce, tira ma…non finalizza. Presto per parlare di statistiche e difficoltà, ma una riflessione va fatta. Si aspetta un altro attaccante?
“Non mi piace parlare di mercato il giorno prima di una partita, dovete parlarne con il direttore sportivo. Un allenatore è concentrato esclusivamente su una gara importantissima, a cospetto del nostro pubblico. Una volta che alcuni calciatori cresceranno sul piano fisico, vedrete un’altra Salernitana. Sono gasato e concentrato perchè so quanti margini di miglioramento abbiamo”.

Ribery ci sarà?
Non credo. Ci sarà un confronto con lo staff medico dopo pranzo. Anche per questo l’elenco dei convocati lo diramiamo dopo la conferenza stampa. Non vogliamo dare informazioni inesatte”.

Dia gioca?
“Sì”

Soddisfatto degli esterni a disposizione?
“Sambia è un giocatore abilissimo palla al piede ma deve migliorare le sue performance. E’ arrivato in una condizione che ha richiesto un lavoro specifico. Bradaric è un ragazzo che non voglio e non devo limitare, lo abbiamo scelto perchè abbiamo voglia di offendere. E’ interprete perfetto nel 3-5-2. Stesso discorso anche per Mazzocchi e Candreva. Spesso arriveranno da dietro, in corsa, forse non tutti hanno totalmente la capacità di tagliare il campo. Per il nostro modo di stare in campo dovranno sempre avere il baricentro alto, il mio obiettivo è far convivere i calciatori di qualità. Ci vorrà tempo, ma siamo sulla buona strada”.

Che partita sarà domani?
“La Sampdoria attua una strategia di gioco diversa rispetto all’Udinese, lavorano con una linea di reparto e fanno girare il pallone ragionando e con molto equilibrio. E’ una squadra che ha le linee corte, ha tempi di aggressione controllati e ben gestiti e organizzati. E’ nella filosofia di mister Giampaolo trasmettere idee basate sul gioco corale, è un allenatore che stimo. Stanno attuando una sorta di 4-1-4-1 in fase di non possesso. Sanno palleggiare, distribuiscono bene l’ampiezza grazie alla capacità dei terzini di accompagnare l’azione. Che sia Caputo o Quagliarella hanno attaccanti che si smarcano bene fuori linea.

L’arrivo di Djuricic ha dato loro ulteriore imprevedibilità. E’ un avversario che merita grande rispetto, servirà una Salernitana equilibrata e desiderosa di proporre il proprio calcio. Non sappiamo se giocherà Villar, ciò che conta è che sanno fare bene tante cose ma proveremo a colpirli nei punti deboli. Hanno giocato due partite in casa a cospetto di avversari fortissimi come Atalanta e Juventus, hanno conquistato un punto non facile mostrando intelligenza. Dovremo essere estremamente ambiziosi e aggressivi”.

Le prossime tre partite potrebbero essere già indicative?
Nessuna squadra è al top, Salernitana compresa. Il processo di integrazione culturale e tecnico-tattica richiede tempo e noi non dobbiamo avere fretta pur consapevoli che dobbiamo fare punti. Stiamo lavorando tanto, non c’è perfezione ma vedo voglia di essere competitivi e grande applicazione. Indipendentemente dal nostro calendario è fondamentale dimostrare con i numeri che volgiamo essere protagonisti rispetto all’obiettivo finale. Voglio una Salernitana aggressiva e propositiva, a prescindere che la linea difensiva sia a tre o a quattro”.