Perché le critiche verso De Laurentiis sono fondate?

De Laurentiis su certi aspetti è intoccabile, su altri meno: ad esempio, Ronaldo potrebbe mai firmare il suo contratto nella sede Filmauro?

De Laurentiis, NapoliFOTO MOSCA
Articolo di Redazione SDS27/08/2022

© “DE LAURENTIIS” – FOTO MOSCA

De Laurentiis spende e spande, eppure la tifoseria è divisa, ma quali sono le ragioni che spingono questi due sentimenti contrastanti? Quali sono le motivazioni di entrambe le fazioni?

Si perché, oramai, sembra essere in un comizio politico dove ci sono due gruppi, quelli dell’A16, soprannome simpatico derivato da una contestazione di una pagina social che spinge il presidente a imboccare l’autostrada per Bari e di rimanerci, e quelli chiamato DeLaBoys, supporter sfegatati del proprietario del calcio Napoli. Tra l’altro, gli scambi di valutazioni che divampano spesso sui social sono molto accesi, mostrando la diversità tra i due gruppi, che provano a sostenere le loro tesi spiegando i motivi per i quali un presidente può essere così amato quanto odiato.

Eppure sembra così strano, poiché giunti ormai agli sgoccioli del calciomercato, la società azzurra ha acquistato giocatori di primissimo profilo, alcune certezze della serie A, altre scommesse che già sembrano ben riuscite e soprattutto giovani talentuosissimi che alimentano le fantasie della tifoseria. Quindi sembra che le critiche possano essere ingenerose, anche perché gran parte della tifoseria e poca della stampa, critica il fondatore della Filmauro per essere troppo oculato nelle spese e molto dedito al risparmio; ma ad oggi non si è tirato indietro su nulla!
Provando a fare l’avvocato del diavolo, è opportuno analizzare, ora, quelli che sono i punti di demerito del presidente romano.

Innanzitutto la prima critica gli viene mossa dinanzi al fatto che quest’anno con una società in attivo di bilancio e con gli introiti Champions non era necessario vendere e/o non rinnovare gli idoli della piazza per acquistare giocatori. Pur agendo così, è riuscito a creare una squadra competitiva abbassando i costi di gestione, tuttavia, perdendo pezzi pregiati anche a livello ambientale. In pochi perdoneranno il trattamento ricevuto dall’idolo della piazza e inoltre gli si accusa che ormai il Napoli è una società che acquista e vende, senza altri scopi, e che compra giocatori che possano supportare la causa, poi al momento giusto si fanno plusvalenze come se fosse un negozio, una bancarella che compra e vende.

Se vi chiedete come si fa a dire questo, in realtà è semplicissimo, chiunque ne capisca minimamente di sport, sa che dietro a delle società sportive, anche quelle dilettantistiche, ci sono strutture di allenamento di proprietà, giovanili, staff di supporto, scouting, sistema di squadre satellite che riforniscono di giocatori di buon profilo provenienti dalla piazza di merito, ma il Napoli di tutto questo cosa ha?
Lasciamo perdere la situazione stadio che è sempre difficile, soprattutto su questo territorio, ma addirittura far passare anni di mancato pagamento di convenzione per aver anticipato i soldi dei tornelli, e poi ogni anno la stessa scusa dei concerti che rovinano il manto erboso e quindi deve sostenere spesa extra e non paga.

I campi di allenamento, sono sbattuti in un luogo improbabile dove anche il raggiungimento è proibitivo, sponsorizzati dalla Konami per evitare di pagare l’affitto, quelle poche squadre giovanili hanno i campi offerti da una struttura il cui proprietario, essendo tifosissimo, sfrutta l’immagine di ospitare il Napoli senza ricevere onorario; manca un centro medico, si va a Villa Stuart per qualsiasi cosa; manca addirittura una sede dove possano firmare i giocatori (si recano in Filmauro), eppure il Napoli tratta giocatori come CR7. Ma ve lo immaginate Cristiano Ronaldo che con la sua Bugatti da 10 milioni di euro esce ad Ischitella e prende la litoranea del Volturno per raggiungere, su quelle strade sferrate, il centro sportivo?
Ed eccoci qui, a capire perché la società azzurra è considerata un ossimoro sportivo e le buone ragioni per entrambe le fazioni.

Dalla redazione sport del sud
Gianmarco D’Antonio.