Cannavaro: “Mi aspetto una festa interminabile per lo scudetto”
Paolo Cannavaro ha parlato dell'imminente festa scudetto che si terrà a Napoli per celebrare la vittoria del campionato.
©️ “CANNAVARO” – FOTO MOSCA
L’ex capitano del Napoli Paolo Cannavaro ha rilasciato un’intervista per “Il Mattino” nella quale ha parlato dell’imminente festa scudetto che si terrà in città per celebrare la vittoria del campionato degli azzurri:
“È lo scudetto dei tifosi che erano a Gela o Manfredonia, di quelli come me che nel 2007 lo hanno riportato in Serie A, di chi ha vissuti gli anni bui della discesa negli inferi del calcio e ora si gode una gioia unica. Scudetto che torna al Sud? Non do importanza a queste cose, mi stancano questi luoghi comuni del riscatto sociale. Direi piuttosto che è lo scudetto della lungimiranza e di un modello di club che fa invidia all’Italia. È lo scudetto di un presidente che veniva preso per un folle e invece alla fine ha avuto ragione”.
Sul ricordo dei primi due scudetti: “Ero molto piccolo, per me la partita si racchiudeva nel boato del pubblico. Da casa mia alla Loggetta mi immaginavo tutto sentendo le grida dei tifosi”.
Sulla festa scudetto: “Mi aspetto una festa interminabile, che può durare fino alla prossima stagione. Io sono a New York e festeggerò con i napoletani che sono qui”.
Di Lorenzo alzerà la coppa da capitano, prova un po di invidia? “Invidia non è la parola giusta, ma sarei falso se dicessi che da capitano del Napoli non ho sognato questo momento tantissime volte. Ci ho provato sempre e ho il rammarico di non esserci riuscito, anche se con Mazzarri ci siamo andati vicinissimo ed ho quel rimpianto. Non vincemmo il campionato perchè Cavani ad un certo punto smise di segnare e non avevamo alternative come Raspadori o Simeone che ci sono ora per far rifiatare Osimhen, altrimenti magari sarebbe finita in un altro modo”.