La Juventus chiederà le dimissioni di Allegri: tensioni nella dirigenza bianconera

Zero titoli ed una stagione, sotto più punti di vista, da dimenticare: la Juventus (molto probabilmente) chiederà a Max Allegri di dimettersi durante la prossima riunione.

AllegriFoto Mosca
Articolo di Redazione SDS28/05/2023

© “ALLEGRI” – FOTO MOSCA

La Juventus chiederà le dimissioni di Allegri, secondo quanto riportato da Emanuele Gamba su La Repubblica. L’orientamento di una parte della dirigenza del club bianconero sembra indirizzarsi in questa direzione, creando tensioni e divisioni all’interno del team. Nonostante Allegri non abbia intenzione di lasciare il suo incarico, è disposto a trattare sul contratto ancora in essere e sulla cifra che il club dovrebbe corrispondergli in caso di addio a Torino.

Durante una conferenza stampa tenuta ieri, Allegri ha evitato di rispondere alle domande specifiche sul suo futuro, rimandando ogni decisione al prossimo incontro del 5 giugno con la dirigenza della Juventus. Il tecnico ha dichiarato: “La stagione prossima sarà decisa il 5 giugno, quando tutto sarà concluso, perché dovremo pianificare diverse cose”.
Secondo La Repubblica, durante quell’incontro di pianificazione, la dirigenza chiederà anche la disponibilità di Allegri a dimettersi, poiché questo sembra essere l’orientamento di una parte del management.

Le tensioni sono palpabili non solo tra i dirigenti, ma anche all’interno della squadra stessa. Quando il collante della motivazione si è affievolito (considerando due trofei a portata di mano, il secondo posto e l’unione contro ciò che veniva percepito come un’ingiustizia), l’unità si è sgretolata. Nonostante Allegri abbia dichiarato di non avere intenzione di lasciare il suo incarico e di voler fare in modo che la Juventus torni a competere per il campionato, se la richiesta di dimissioni venisse da John Elkann, con il quale ha anche parlato martedì, potrebbe considerarla.

La questione dei soldi, tuttavia, risulta essere un ostacolo significativo, dato che lo staff tecnico peserà sul bilancio per 43 milioni nei prossimi due anni. Un altro elemento determinante sarà la questione del direttore sportivo. Secondo il quotidiano, Allegri non si è mai opposto all’arrivo di Cristiano Giuntoli alla Juventus, ma sicuramente non ha gradito il fatto di non essere stato coinvolto nella decisione. Durante la conferenza stampa, ha aperto la porta all’arrivo di Giuntoli, sottolineando che non ha il potere né l’intenzione di scegliere il direttore sportivo o altri ruoli all’interno del club.

Tuttavia, Allegri ha espresso il desiderio di essere coinvolto nel processo decisionale, poiché a novembre Elkann lo aveva indicato come “punto di riferimento dell’area sportiva”, due mesi prima della nomina di Calvo come chief football officer.
La situazione rimane incerta, ma le tensioni interne e le decisioni che saranno prese durante l’incontro del 5 giugno determineranno il futuro di Allegri alla guida della Juventus.