Raccontare Muriel, il fenomeno nel mirino del Napoli

Luis Muriel è vicinissimo al Napoli. Ultimamente il calciatore viene accostato ad uno dei più grandi della storia. Servirebbe al Napoli?

muriel
Articolo di Lorenzo Maria Napolitano29/12/2021

© MURIEL – FOTO MOSCA

Cardine della squadra di Gasperini, Luis Muriel è vicinissimo al Napoli. Calciatore spesso bollato come “discontinuo”. Giudizio derivante dalla carriera altalenante del colombiano. Nella squadra orobica è una sentenza, nonostante non titolare. L’ex Sampdoria e Lecce ( e non solo ) non siede inizialmente in panchina per deficit tecnici o per una mancata forma fisica. Tutt’altro. Quest’attaccante riesce a spaccare la partita meglio di chiunque altro. Un vero e proprio spartiacque della gara. Senza di lui si gioca una partita, quando entra, invece, è un’altra. Tale teoria, volta ad evidenziare la sua peculiarità da “panchinaro di lusso” deriva da una stagione disputata al Siviglia, allenato da Montella, in cui siglò 11 reti su 18 totali dalla panchina, record italiano di sempre.

Non innamorarsi di questo calciatore è davvero difficile: dal suo incedere saltellante a bordo campo al doppio passo degno del miglior “fenomeno”, gli occhi degli spettatori non possono che essere travolti da un brio di passione. Spesso è stato accostato proprio a Ronaldo il fenomeno. Unico in grado di farsi accostare a una figura con assonanze divine nel mondo del calcio. Per i più scettici può sembrare un paragone esagerato, forse addirittura spropositato. Ma il classe 91′ nativo di Santo Tomás, piccolo comune della Colombia settentrionale, riesce davvero a dar vita a sprazzi di giocate de O’ fenomeno: Uno contro uno letale, ripartenza in velocità, destro-sinistro e freddezza sotto porta. Occhio anche alla simbiosi nello stop, sterzata e primo spunto in velocità: in questo Muriel ricorda totalmente l’ex attaccante di Barcellona, Inter e Real Madrid.

Nella stagione precedente l’attaccante paffuto cresciuto con Serse Cosmi guadagnò la medaglia di bronzo nella classifica marcatori. 22 gol segnati con soltanto 2 tiri realizzati dai celebri undici metri. Validi per assicurare un posto subito dopo Cristiano Ronaldo e Romelu Lukaku. Tra l’altro, riuscendo anche a conquistare il premio MVP del mese d’aprile.

Analizzando i gol segnati da Luis Muriel, si può notare come è capace di segnare non in ogni modo, ma in ogni circostanza. Destro o sinistro non fa differenza, la facilità di calcio del colombiano resta impressionante. Prendiamo sotto esame Atalanta-Roma del 20 dicembre finita 4-1 per i nerazzurri. Muriel entra al 72′ e va in rete nell’azione immediatamente successiva al cambio. Palla in uscita sbagliata dalla Roma, si avventa il colombiano che fa sedere il portiere con una finta di corpo ad una velocità supersonica

Non solo la grande reattività e freddezza sotto porta. Meglio non concedere spazio per calciare al numero 9 della corazzata bergamasca. Muriel ha tra le sue abilità anche quella d’un tiro secco, potente: incolpevoli i portieri dinanzi ai missili provenienti dal suo destro.

Come si vede nell’azione che porta al primo gol, il colombiano inizia e termina l’azione. Facendo, infine, rimbombare nello stadio – purtroppo spoglio di tifosi – il suono della rete gonfiata.

Ricapitolando, abbiamo nel bagaglio del colombiano: tecnica, potenza, velocità, facilità di calcio. Un attaccante totale. Un profilo perfetto per Spalletti e per il Napoli. Un calciatore che farebbe comodo a qualsiasi squadra in cerca della punta di diamante.