Gravina: “Abbiamo gli arbitri migliori al mondo, ma in Italia non lo comprendiamo”

Le ultime decisioni arbitrali fanno discutere, ma il Presidente della FIGC Gabriele Gravina la pensa diversamente.

gravina, napoli,Foto Mosca
Articolo di Redazione SDS30/01/2024

©️ “GRAVINA” – FOTO MOSCA

Nelle ultime settimane, o forse più, gli errori commessi dai Direttori di gara iniziano ad essere abbastanza. Anche l’utilizzo del VAR per un eventuale On Field Review non è ben chiaro e sta alzando diversi polveroni. Addirittura, alcuni Presidenti dei club di Serie A hanno speso dichiarazioni verso l’AIA e l’adoperato appunto del designatore della Commissione Arbitrale Nazionale di Serie A e B, Gianluca Rocchi. Ma a quanto pare il parere di Gabriele Gravina è ben diverso.

Le dichiarazioni di Gravina

gravina

Infatti, il Presidente della FIGC, intervenuto in conferenza stampa a margine del consiglio federale odierno, ha speso parole a miele per sull’adoperato degli arbitri italiani. Queste sono le parole di Gabriele Gravina: “Gli arbitri italiani, Var e Avar, a livello internazionale sono i più utilizzati in assoluto nelle competizioni internazionali, il 15% rispetto all’11% della Premier League e al 3-4% di altre federazioni. Abbiamo il coordinatore degli arbitri a livello FIFA che è italiano, così come quelli di UEFA e CONCACAF. Diverse leghe e federazioni ci chiamano per avere i nostri arbitri nelle partite più importanti, ma in Italia non si riesce ancora a comprenderne la qualità”.

Gravina: “I nostri arbitri sono molto bravi, vi spiego…”

C’è un dato che si proietta a livello internazionale: togliendo l’ultima giornata sono state giocate 206 partite di Serie A, con 1076 check da Var: di questi sono stati rilevati 91 errori, di cui 82 sono stati corretti. Andando sulle percentuali, se non ci fosse stato il Var avremmo avuto l’8,49 di percentuale di errore, di fatto è stato ridotto allo 0,84%, un dato ulteriormente sceso rispetto allo 0,89% dell’ultimo anno. Si vede che c’è una contrazione di errori e una grande qualità dei nostri arbitri”.