Jesper Lindstrom, nuovo acquisto del Napoli, è stato nel mirino di diverse squadre europee in questa finestra di mercato. La Gazzetta dello Sport, ad esempio, parlò a metà luglio di un interessamento da parte della Juventus, e presentò una scheda tattica del calciatore danese molto interessante. Il titolo utilizzato fu un accattivante e seducente: “Juve: ecco chi è Lindstrom: il trequartista danese che ricorda Kakà“. Ammiccante, soltanto questo faceva capire di che tipo di calciatore si stesse parlando. Accostarlo ad un fenomeno come il brasiliano, poi, fa rizzare i capelli in testa al lettore.
Bene, e cos’è successo quando Lindstrom ha scelto il Napoli? La Rosea, chiaramente, non poteva tardare il suo commento sull’ormai ex calciatore dell’Eintracht e, ieri, ha scelto ben altri modi per introdurre l’articolo di presentazione. Il titolo è il seguente: “Ama i dolci e corre 35 all’ora: Napoli, ecco chi è Lindstrom“. Scomparsi accostamenti da sogno, esaurita la fantasia quasi erotica nel raccontare una grande promessa del calcio. Tutto ridotto ad una passione gastronomica ed un mero dato fattuale, la velocità.
Il calciatore non è cambiato nel corso di un mese, le sue caratteristiche restano quelle. Se somigliava al campione rossonero, ci somiglia ancora oggi. Dunque da dove nasce il differente racconto di Lindstrom? Semplicemente, da un pizzico di discriminazione territoriale. Ed è sempre sud contro nord.

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