Ora Garcia deve mettere da parte il 4-3-3 e cucire un nuovo abito per il suo Napoli
Rudi Garcia non deve avere paura di cambiare: è il momento di cucire un nuovo abito per questo Napoli.

© “GARCIA” – FOTO MOSCA
Da quando è a Napoli Rudi Garcia ha ripreso il 4-3-3 di Luciano Spalletti, modulo che non utilizzava dai tempi della Roma. Il tecnico francese sta avendo difficoltà nel trasmettere quelle coso le proprie idee alla squadra, complice anche il sistema tattico con il quale gli azzurri scendono in campo.
Contro il Milan il 4-4-2 ha dato i suoi frutti e, con i giusti cambia, i campioni d’Italia hanno evitato la sconfitta contro i rossoneri. Nella gara di domenica Garcia nel secondo tempo ha alternato il 4-4-2 al 4-2-3-1 assegnando a Giacomo Raspadori il compito di legare i reparti tra attacco e centrocampo.
Forse, è arrivato il momento per il Napoli di mettere da parte il 4-3-3 per aprirsi a nuove idee. Lo stesso Garcia durante la propria presentazione fu molto chiaro sulla questione legata al modulo: “4-3-3? Si, ma non si deve avere paura di cambiare se ci sarà bisogno“.
Allora caro Rudi, non aver paura e cucina un nuovo abito per il tuo Napoli. Ovviamente per fare questo occorre chiamare in causa i giusti interpreti, il che significa lasciare qualcuno in panchina per avere in campo una squadra più forte e più efficace.
Come giocherebbe il Napoli di Garcia con il 4-4-2/4-2-3-1?
Come anticipato, per cambiare modulo bisogna chiamare in causa i giusti interpreti. Partiamo dalla difesa: Meret è apparso in difficoltà in questo inizio di stagione, così come sta avendo problemi la coppia Rrahmani-Natan, la quale ha subito 3 gol nelle ultime 3 partite giocate tra campionato e coppa. Perché non dare una possibilità a Gollini e schierare Ostigard al fianco del difensore brasiliano?
A centrocampo bisogna fare una rinuncia dolorosa: fuori Zielinski per un reparto più difensivo e di contenimento davanti la difesa, assegnando alla coppia Anguissa-Lobotka, il compito di amministrare il gioco del Napoli.
Sulle fasce non si toccano Kvara e Politano, e spazio a Giacomo Raspadori per affiancare l’attaccante o giocare dietro a quest’ultimo per fare da collante con il centrocampo.
Napoli (4-4-2): Gollini; Di Lorenzo, Ostigard, Natan, Olivera/Mario Ruio; Politano, Anguissa, Lobotka, Kvaratskhelia; Raspadori, Osimhen.
Napoli (4-2-3-1): Gollini; Di Lorenzo, Ostigard, Natan, Olivera/Mario Rui; Anguissa, Lobotka; Politano/Lindstrom, Raspadori/Zielinski, Kvaratskhelia; Osimhen.