Cannavaro: “Voglio la rabbia, non saremo con le nostre famiglie”

Fabio Cannavaro ha presentato la sfida contro il Perugia: l'ex difensore non ha mai affrontato una gara durante le feste, e spiega l'approccio che vuole.

Articolo di Redazione SDS26/12/2022

© “CANNAVARO” – FOTO MOSCA

In conferenza stampa, nonostante fosse il giorno di Natale, Fabio Cannavaro ha presentato il match contro il Perugia, che rappresenterà il giro di boa per la stagione in Serie B, da adesso si fa sul serio. Ecco le parole dell’ex Campione del Mondo:

“Per me è la prima volta giocare in questi giorni. Sicuramente è molto strano, ero abituato a stare in giro con la famiglia. Ci rendiamo conto che questo è il nostro lavoro, al di là dei giorni dobbiamo sempre cercare di fare il massimo. Il Perugia è una squadra in forma. Anche se è ultima in classifica, è allenata da un tecnico che conosce bene la categoria. Arriva in un giorno in cui non ci si potrà rilassare. Dovremo essere bravi a trasformare la rabbia di questo periodo perché i sacrifici che hanno fatto i calciatori sono enormi. Siamo arrivati a un buon punto, in testa deve esserci l’obiettivo che è la vittoria. Quella di lunedì è una partita importante per la continuità. Dobbiamo dar seguito alla crescita che abbiamo avuto, una crescita sotto tutti gli aspetti. La vittoria ti permette di vivere e di lavorare in modo sereno, mentre la sconfitta ti deprime.

Dobbiamo cercare di essere più contenti possibile, il sorriso è importante. La partita di lunedì è qualcosa in più. Uno stimolo importante è pensare quando eravamo a Pescara. C’era un ambiente triste. Al di là del gioco e della prestazione, dobbiamo cercare di dare il massimo perché giochiamo in casa e abbiamo la responsabilità di venire fuori da una situazione che non ci appartiene. Questo si può fare attraverso la concentrazione. Il Perugia sarà arrabbiato perché non avrà modo di passare il Natale con le famiglie, mentre noi giocheremo in casa”.

Sul modulo: “Un allenatore a volte deve fare ciò che piace ai calciatori. Il fatto di cambiare sistema di gioco a me piace, fa capire che a disposizione ci sono calciatori intelligenti. È anche vero che a volte vorresti osare un po’ di più. A me piace osare e sviluppare determinate situazioni, per le assenze non lo abbiamo fatto. Il calcio è bello per questo. A volte abbiamo giocato bene senza portare punti, mentre nelle ultime due c’è stato un passo indietro ma sono arrivati punti. La ricetta perfetta nel calcio non c’è, l’obiettivo è vincere le partite proponendo, se possibile, un gioco importante. Il 4-3-2-1 è un sistema di gioco che mi permette di avere sostanza a centrocampo, calciatori bravi nell’inserimento e centrocampisti bravi a fare gol. Non è il mio sistema preferito, ma alla fine è il campo che ci darà le risposte».

Sugli infortuni: “Erano tutti sul campo oggi, era da tempo che non li vedevo. Leverbe e La Gumina stanno bene, così come Forte e Farias. I risultati del lavoro fatto con i fisioterapisti cominciano a vedersi, probabilmente li porterò tutti con me. Forte è disponibile, l’ho preservato in settimana a causa di un problemino al tendine. Veseli e Viviani sono calciatori che iniziano a stare bene. Gli altri alternano settimane più intense ad altre meno, ma ci sta. Adesso bisogna rimetterli in condizione per fargli fare novanta minuti. Ciano vorrei inserirlo nel secondo tempo. L’idea è quello di dargli minutaggio perché è reduce da un infortunio serio. È importante la gestione, sono calciatori importanti ma che vengono da una condizione atletica non ottimale”. 

L’allenatore si è soffermato anche sull’impiego dei singoli: “Ho messo Acampora sulla trequarti, poiché in quel momento avevo bisogno di maggiore sostanza a centrocampo. Acampora è bravo nel giocare tra le linee, mentre a Improta piace andare in fascia. Ho visto che stavamo soffrendo e ho cambiato. Ho calciatori intelligenti, questo per un allenatore è tanta roba. Karic mi è piaciuto. A Parma è stato uno di quelli che ha corso di più. È un calciatore che passa inosservato, si fa vedere poco, ma dopo lo senti”.

Sul mercato: “Sono concentrato su ciò che ho a disposizione – ha concluso Cannavaro – L’obiettivo è avere tutti a disposizione, poi c’è la fortuna che la società ha sempre dimostrato di effettuare le operazioni nel momento del bisogno. Preferisco avere calciatori già pronti sul mercato, altrimenti ci sarebbe un lavoro extra come successo negli scorsi mesi”.