Spalletti: “No alla scaramanzia, dobbiamo vincere”
Luciano Spalletti ha presentato la partita di domani contro l'Empoli in conferenza stampa. Le dichiarazioni del tecnico azzurro.

© “SPALLETTI” – FOTO MOSCA
Il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti, presenta in conferenza stampa la partita di domani contro l’Empoli. Le due squadre scenderanno in campo alle ore 18 allo Stadio Carlo Castellani.
Le dichiarazioni
“Il Napoli mi sembra che abbia fatto dei passaggi importanti su sconfitte come quella di Empoli dell’anno scorso. Per quello che si è visto in futuro mi è sembrato che la gestione di situazioni simili sia stata ammortizzata bene. E’ una partita delicatissima per quella che è la loro geometria tattica. Dovremo essere bravi a dilatare la loro compattezza. Loro sanno stare in campo benissimo, hanno calciatori fortissimi tipo Vicario, Parisi, Baldanzi che noi ci troveremo nelle grandi squadre il prossimo anno. Conosciamo inoltre l’esperienza e la qualità di Luperto che abbiamo avuto a disposizione. E’ un ulteriore segno della difficoltà di questa partita, dovremo essere bravi a meccanizzare bene nella testa l’importanza di queste gare e non andare a considerare altre cose. Come quando si hanno gli occhiali da fabbro (io l’ho fatto): si vede solo quello che c’è davanti, non quello che c’è ai lati né dietro”.
Sul passato ad Empoli
“Sono partito da Empoli e sono molto grato al club. Nel calcio cerchiamo continuamente modelli da cui prendere qualcosa e credo che da quelle parti ci sia la possibilità di vedere come fare calcio, di spunti se ne possono trovare tanti. Io sono stato avvantaggiato a lavorare in quella società, perché da un’impostazione del genere vissuta per tanti anni ho tratto un grande beneficio”.
Cammino in Champions
“Stanchezza? Abbiamo dato alla squadra un giorno di recupero totale dopo la sfida contro l’Eintracht. I nostri preparatori sono molto bravi e sanno indicarmi il carico da fare negli allenamenti successivi. Si fa in modo che da un punto di vista d’impostazione non si vada ad addizionare fatica su fatica. Quando si vincono le partite così sono dei massaggi alla testa oltre che ai muscoli. Funziona più del massaggio di un professionista. Stanno tutti abbastanza bene, poi ovviamente si cerca di scegliere il meglio possibile, ma vista la qualità dei calciatori ho sempre molti dubbi”.
Empoli-Napoli
“Mi sta a cuore non fare confusione tra quello che è il lavoro e la scaramanzia. Chi vuole può comprare pasticcini e bere spumante, ma a meno che non sia il compleanno di qualcuno (come oggi lo è di Rrahmani), si lavora in maniera seria. E’ stata proprio la partita contro l’Empoli a distruggere il lavoro intero dell’anno scorso. E non parlo solo di vincere o non vincere, ma proprio per la maturità della squadra. Quella fu brutta perché potevamo andare sul 3-0 più volte e diventò devastante per la squadra. Abbiamo sofferto moltissimo, per cui senza camera d’aria, con gomme piene e via in questa partita qui. Capisco che si faccia fatica a interpretare la difficoltà della gara, ma è ciò che noi non dobbiamo fare. Scaramanzia? Macché. Noi vogliamo vincere per dare una soddisfazione a questa città, sentiamo la vicinanza e l’amore per questi colori. Non bisogna commettere il minimo errore e non permetteremo che da quella che è l’euforia cominci una presunzione che sarebbe la fine della crescita personale”.
L’allenatore ha poi concluso: “Napoli modello per il calcio italiano? Non lo so se può diventare un modello, la nostra impostazione è questa, giocare un buon calcio, per le nostre caratteristiche per fare più risultati possibili. I complimenti ci fanno piacere, ovviamente. Sui sostituti poi, se ragioniamo su Di Lorenzo che si propone sempre così, perché devi cercare un sostituto? Oppure Osimhen che all’80’ lo vedi così e poi ti strappa ancora, lui è disponibile a quel sentimento per l’aiuto ai compagni. Gli altri non sono uguali, sono differenti: poi c’è chi ha bisogno di recuperare, non ha un motore potentissimo e dopo alcuni km devono fare una pausa. Quando hai due forti invece è meglio se funzionano tutti perché il titolare poi alla lunga può abbassare, a meno che non sia Di Lorenzo, Osimhen, Lobotka… sono valutazioni per gli altri da fare per evitare rischi”.
