Chi è Santiago Pierotti, l’argentino avvistato a Castel Volturno

L'argentino Santiago Pierotti sarebbe a Napoli per parlare con la società partenopea: chi è “El Chino”?

Articolo di Redazione SDS14/12/2023

©️ INSTAGRAM SANTIAGO PIEROTTI

Hanno fatto rapidamente il giro del web le dichiarazioni di Paolo Del Genio ai microfoni di Kiss Kiss Napoli, che ha parlato di un possibile colpo in prospettiva degli azzurri: “Non è una notizia di mercato, ma è una notizia certa. A Napoli in questo momento c’è Santiago Pierotti, argentino del Club Atlético Colón, e non è in città per una vacanza. E’ un nazionale Under 20 dell’Argentina, trequartista, ma può fare anche l’ala destra. Era nel mirino di Bologna e Torino, un giocatore molto strutturato fisicamente”.

“E’ in un albergo napoletano. Le prime informazioni fanno sapere che il Napoli non vada per gennaio su questo ragazzo. Dopodiché ha il passaporto comunitario, costa poco, gli scade il contratto a dicembre 2024. Buon talento, non ha segnato molto essendo un giocatore offensivo. Non so se il Napoli ci sta pensando adesso, lo prende e lo dà in prestito. Non lo so, ma è a Napoli per parlare con il Napoli. Oggi è stato in albergo e poi si è trasferito a Castel Volturno, non so se solo per parlare o per fare addirittura un allenamento. Potrebbe anche essere preso per il Bari”.

Chi è Santiago Pierotti?

Santiago Pierotti è un calciatore argentino con caratteristiche offensive, che di ruolo fa principalmente l’ala destra, ma che in carriera ha giocato anche da trequartista o da centravanti. Classe 2001, è cresciuto calcisticamente nell’Atletico Pilar, prima di passare a 13 anni nelle giovanili del Colon. Ha esordito in prima squadra a 18 anni, e nel tempo ha acquisito sempre più centralità nella formazione di Santa Fe, divenendone titolare.

El Chino”, come viene soprannominato per via dei suoi occhi leggermente a mandorla, è un calciatore ben strutturato dal punto di vista fisico. Alto 1,89 m, nonostante la stazza risulta anche piuttosto agile ed è dotato di un’ottima velocità su distanze lunghe. Di piede destro, presenta anche buone qualità in fase di palleggio e di tiro, anche se deve migliorare sotto il punto di vista della finalizzazione.

Per uno che di mestiere dovrebbe fare l’attaccante, i 10 gol in 117 presenze sono davvero un dato troppo povero. Inoltre, si perde un po’ in concretezza: spesso e volentieri, dopo aver saltato l’uomo continua sbaglia scelte negli ultimi venti metri, esagerando con la palla tra i piedi. Resta tuttavia un prospetto piuttosto interessante, che sa sfruttare gli spazi e che è perfetto in un gioco verticale.