Ma lo sport che c’entra?
Quello che è successo ieri notte nelle strade di Napoli è l'ennesimo episodio che non ha nulla a che vedere con lo sport.

Con la massima urgenza un collegio di avvocati specializzati in giurisprudenza internazionale consegni al console tedesco di Napoli l’ingiunzione, da girare al governo del suo Paese, che obblighi a risarcire Palazzo San Giacomo per i danni provocati dagli scalmanati ultra dell’Union Berlino, che stasera per la gara di ritorno della Champions scenderanno in campo per affrontare il Napoli.
Evidentemente un po’ fuori di senno per livelli proibiti di alcol nel sangue i tifosi in questione hanno offerto un saggio delle provocazioni programmate. Napoli a rischio assedio, non il primo, timori per la città, di nuovo di devastazioni, scontri con la polizia, scene di guerriglia urbana provocate da orde di violenti che s’infiltrano nella massa di tifosi per sfogare violenza gratuita e razzismo. Ecco una delle ragioni di condanna della degenerazione subita dallo sport più popolare del mondo, che lo avvelena dove più, dove meno, in tutto il mondo.
Nessun dubbio sulle intenzioni programmate dagli ultra arrivati ieri in città: provocare disordini e con modalità da guastatori vendicare la sconfitta subita nella partita in Germania, ma più brutalmente sfogare la violenza repressa. Ieri sera Napoli ha vissuto forti tensioni e rischia di pagare in poche ore il momento felice della città, gli effetti straordinariamente positivi di un flusso turistico senza precedenti. Brucia ancora il ricordo dell’assalto teppistico dei tifosi dell’Eintracht, dopo la sconfitta subita al San Paolo dell’anno scorso: assalto ai bus con pietre e petardi, attacco alla polizia, una volante incendiata, negozi distrutti, scontri con ultra napoletani, nella notta cariche sul lungomare. Alle violenze dei tedeschi dettero manforte gli ultra dell’Atalanta, di Bergamo, una delle città italiane del più violento tifo razzista.
Duecento i tifosi dell’Union Berlino piombati a Napoli, sfilata non autorizzata in centro, nella notte scontri con la polizia, lancio di bottiglie e oggetti, in risposta lancio di lacrimogeni e cariche ‘di alleggerimento’, un arresto, dieci fermati, danneggiati arredi urbani e auto. Si teme la reazione degli ultra azzurri e allora, controlli intensificati per il prepartita e nei dintorni dello stadio Maradona, nelle aree degli alberghi dove alloggiano i tifosi tedeschi.
Nella notte ultras napoletani hanno cercato di entrare nei loro alberghi. L’assurda alternativa: se il Napoli avrà la meglio sull’Union Berlino i duecento provocatori al seguito potrebbero trasformare la delusione in rabbia e provocare altri incidenti. Se per malasorte dovesse avere la meglio la squadra, che arriva a Napoli con una micidiale sequenza di undici sconfitte consecutive, ci sarebbe da temere la reazione violenta degli ultra napoletani. In due parole: tuto questo che c’entra con lo sport, con il calcio?
