La legge (non) è uguale per tutti: il napoletano ne è la prova
A poche ore dall'attesissima sfida tra Juventus e Napoli, c'è tanto da ricordare alla giustizia sportiva. La legge (non) è uguale per tutti.

A poche ore dall’attesissima sfida tra Juventus e Napoli, per l’ennesima volta non può che mancare il menefreghismo verso il tifo partenopeo. All’Allianz Stadium di Torino sono attesi circa 2300 tifosi, un settore ospiti totalmente sold out in poche ore nella vendita di un mese fa, si esatto un mese fa. A 48 ore dal match si parla di chiusura, probabilmente, o meglio dire quasi sicuramente, per i fatti verificatisi durante la trasferta di Cagliari; da condannare assolutamente.
Lasciando a chi di dovere le discussioni sulla colpa degli stessi, da sottolineare è l’ammenda ridicola verso la Società Sportiva Calcio Napoli, responsabile dei suoi tifosi. “30.000 euro per i striscioni e per aver intonato cori offensivi verso i padroni di casa.I cori suddetti “offensivi” sono stati, come di consueto della tifoseria partenopea, di puro, purissimo sfottò calcistico a differenza di ciò che il napoletano deve subire in tutti, o quasi, gli stadi d’Italia. Un conto è prendere in giro, anche se dando fastidio, altro è inneggiare ad una strage che oramai è divenuta prassi su cui si passa sopra e sulla quale gli stessi napoletani hanno saputo trarne goliardia nell’anno dello scudetto.
Ricordiamo i vari “lavali con il fuoco” o il veramente sgradevole striscione della Curva Sud Milano raffigurante le coordinate di Napoli affiancate dalla bandiera russa e ucraina come a dire “bombardateli”. Insomma c’è tanto da ricordare cara giustizia sportiva.
La legge (non) è uguale per tutti
Tornando alla prossima trasferta, è da evidenziare l’indecoroso trattamento. C’è chi ha acquistato un biglietto del treno o aereo, o chi addirittura ha spostato impegni per regalarsi o regalare una trasferta di tutto rispetto. I napoletani meritano attenzione come le altre tifoserie e in generale bisognerebbe attuare una linea generale comune per tutti. Già in Genoa-Roma di qualche settimana fa dagli spalti del settore giallorosso venivano intonati i soliti cori anche se fuori contesto, ma nessuno ci fece caso o non ci ha voluto far caso.