Salernitana: altare prenotato, sposo latitante
La telenovela infinita: Salernitana in vendita, ma non oggi, . . . forse domani o dopodomani o la prossima settimana.

La saga della vendita della Salernitana continua a tenere banco, superando per longevità persino le più amate soap opere brasiliane.
Protagonisti di questa telenovela calcistico-finanziario sono l’attuale proprietario, il magnate Danilo Iervolino, e il pretendente Brera Holdings, una società irlandese che sembra aver scambiato il calcio per un gioco di Monopoli globale.
La trama si infittisce con una proposta da 25 milioni di euro, pagabili in 5 comode rate – perché si sa, anche nel calcio ormai si compra a rate, come fossimo al supermercato. Ma attenzione! C’è un bonus nascosto: in caso di promozione in Serie A, potrebbe scattare un extra.
Salernitana in vendita, forse, ma non oggi
Ma non è tutto rose e fiori. Il pool di avvocati della Salernitana, evidentemente preoccupato che Brera Holdings possa scambiare il club per un’altra delle sue squadre di “calcio a impatto sociale” (qualunque cosa significhi), ha chiesto “ulteriori garanzie economiche”. Traduzione: “Ragazzi, siete sicuri di avere abbastanza soldi in tasca?”
Nel frattempo, le azioni di Brera Holdings stanno perdendo il 65% del valore nell’ultimo anno. Un vero affare per chi ama il brivido delle montagne russe finanziarie!
Ma il colpo di scena è dietro l’angolo: sembra che Iervolino stesso stia considerando di investire in Brera Holdings. Potremmo trovarci di fronte al primo caso nella storia del calcio di un proprietario che vende a se stesso!
Mentre la trattativa si protrae, i tifosi della Salernitana attendono con ansia, sperando che questa telenovela abbia un lieto fine. O almeno un fine, punto.
E pensare che alla notizia della volontà di vendere la Salernitana, il sogno dei tifosi granata era quello di vedere arrivare un ricco sceicco in grado di trasformare Salerno in una capitale del calcio mondiale. Ma la realtà, ahimè, è ben diversa. Mentre i sogni volano alto, i tifosi si ritrovano con i piedi per terra, alle prese con una trattativa che sembra non avere fine, bilanci da far quadrare e la speranza che, chiunque sia il nuovo proprietario, abbia almeno abbastanza fondi per evitare un’altra stagione di patemi d’animo in zona retrocessione.
Una cosa è certa: in questa partita, l’unico vero vincitore sembra essere la pazienza dei tifosi granata, una virtù che a Salerno, ormai, potrebbe essere dichiarata patrimonio dell’umanità.